Ricordare perché non accada più. Questo in senso della “Giornata della Memoria”, un evento celebrato il 27 Gennaio in gran parte del mondo occidentale per commemorare le vittime dei campi di concentramento nazisti. Come disse un nostro Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: “La Shoah deve rappresentare un monito per tutta l’umanità contro l’odio raziale, etnico e religioso. La memoria è un dovere. È un dovere verso un popolo che è stato vittima di un lucido disegno di sterminio., ma la memoria è anche un dovere verso le giovani generazioni, alle quali si deve trasmettere la consapevolezza e la conoscenza del passato.” Ma questo messaggio è arrivato ai ragazzi dopo diversi anni in cui si ripete la “Giornata della Memoria.”? Si. A dimostrarlo sono tante le attività didattiche e realizzazioni sulle riflessioni di alunni, che hanno sempre affrontato nel miglior modo possibile i vari aspetti della Shoah. Gli studenti del I.I.S.S. “Giannone-Masi” di Foggia si sono adoperati nel realizzare le seguenti iniziative: “Voci di Memoria”, un breve cortometraggio in cui essi hanno immaginato le testimonianze di alcuni ragazzi ebrei morti nei campi di concentramento mettendo in risalto le atrocità realmente subite in quegli anni; “Il Treno dei Ricordi”, un plastico che rappresenta l’ingresso di “Aushwitz” realizzato per ricordare uno dei campi di concentramento; “Crematory Oven”, un plastico realizzato con materiali di riciclo che rappresenta una casa con un forno e la ciminiera, che porta la scritta di una poesia sulla Shoah, scritta da Joyce Lussu e intitolata “C’è un paio di scarpette rosse.”; “I giovani ricordano la Shoah”, un disegno realizzato con acrilici che rappresenta uno steccato con il filo spinato e delle candele a ricordo delle anime uccise crudelmente; “Il grande sogno di Hitler”, un disegno realizzato con la tecnica dei colori bianco e rosso per evidenziare i simboli del nazismo e per mettere in risalto la mano dell’ebreo che cerca di toccare il filo spinato, limite della sua esistenza. Quindi è importante la memoria? Come afferma Mario Rigoni Stern “La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare.”