Emanuele Milazzo-classe V B –
L’attività scolastica non si arresta: Weschool, Resistro Archimede, Google Meet, Edmodo, ecc…La tecnologia e l’innovazione vanno incontro a insegnanti e studenti.
Racconto la mia esperienza, le mie riflessioni ed emozioni.
24-03-2020 Canicattì
Dalla lontana Cina è arrivato in Italia il Coronavirus (Covid-19) che ha causato un grande scompiglio nelle nostre vite, limitando la nostra libertà. Uno dei primi provvedimenti presi dal governo è stato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, per evitare ulteriori contagi, garantendo quindi il diritto alla salute. A causa di questa decisione, da un giorno all’altro abbiamo stravolto le nostre abitudini per fronteggiare un nemico sconosciuto e invisibile a occhio nudo. Ma l’attività didattica non si è fermata, grazie alla tecnologia, che ci offre dei sistemi molto validi e avanzati per continuare a svolgere le nostre lezioni. Infatti, le nostre maestre non hanno interrotto i contatti con noi studenti, ma stanno utilizzando ogni strumento a loro disposizione per starci accanto. Per me continuare a studiare e fare i compiti che giornalmente mi vengono assegnati, non è più la stessa cosa, è un’attività surreale perché la svolgo con il sottofondo della diretta televisiva che dà il bollettino dei morti, dei contagiati e dei rianimati presso le terapie intensive, che sono quasi al collasso. Penso, che in questo momento storico, unico e straordinario nel suo genere, che un giorno studieremo sui libri di storia, la “Scuola Digitale” ha un ruolo importantissimo e fondamentale non solo sul piano formativo ma soprattutto sul piano relazionale perché riesce ad annullare la distanza spazio-temporale #DISTANTIMAUNITI. Dal punto di vista emotivo i sentimenti che prevalgono in me sono sicuramente la tristezza, la paura e la nostalgia. Ma non mi sento scoraggiato e non ho perso la speranza, perché come dice il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte: “Tutto andrà bene, non dobbiamo rinunciare al coraggio e alla speranza del futuro!”. Con i provvedimenti che sono stati presi sull’esempio della Cina, tra cui la chiusura di tutte le attività non essenziali, penso che si potrà fermare la diffusione di questo terribile virus. Tutto, allora tornerà come prima. Torneremo tra i banchi di scuola dove non ci sono solo numeri e regole di grammatica ma ci sono anche, sguardi, sorrisi, pacche sulle spalle e pianti a volte. Mi manca tutto e mi mancano tutti. Nei miei pensieri, i ricordi che sembrano ormai così lontani della mia aula: l’odore dei pastelli appena temperati, il fruscio delle pagine di venti libri che vengono girate contemporaneamente e perfino la lezione interrotta da un astuccio che cade a terra…mi manca, ho nostalgia di tutto. Se rispettiamo le regole, correremo insieme più veloci di prima. Uniti, ce la faremo!