In quest’anno scolastico un gruppo di alunni dell’I.I.S.S. NICOLA MOCCIA di Nardò ha frequentato un versatile PON di italiano “La scrittura del territorio: dal giornalismo d’ inchiesta al fumetto”.
Nelle prime lezioni abbiamo affrontato e approfondito, attraverso testimonianze, ma anche con gli occhi ingenui di menti giovani, alcune problematiche che riguardano il nostro territorio.
Le due tutor, le professoresse Fanizza Margherita e Lisi Claudia ci hanno accompagnato durante questo percorso laborioso.
Il nostro esperto Hermes Mangialardo, che dal 2003 si occupa di tutto ciò che ruota intorno all’animazione digitale, proiettando i suoi lavori nei più importanti festival in giro per il mondo e ottenendo prestigiosi riconoscimenti , tra cui i “NOSTRANI” (urban jungle), ci ha insegnato a raccontare le storie attraverso una matita, dandoci alcune dritte sul disegno, introducendoci in un nuovo mondo, quello fatto di verità, dove si distinguono le persone omertose da quelle che si battono per il proprio ambiente.
Tra queste abbiamo conosciuto l’ex sindaco di Porto Cesareo, Luigi Fanizza, che ci ha parlato del piano regolatore, un importante strumento urbanistico destinato a regolare l’attività edificatoria.
Nei pressi della Torre costiera di Torre Lapillo, piccola ma ambita località sul litorale jonico, più della metà delle costruzioni dovrebbe essere abbattuta per il mancato rispetto del piano regolatore che prevede che gli edifici siano costruiti a 300 m dalla costa.
Camminando lungo la riva del mare ci siamo imbattuti, constatandole di persona, in queste costruzioni abusive che ci impediscono di ammirare la linea dell’orizzonte e come essa affondi nel mare.
Da qui abbiamo deciso che uno dei temi del nostro fumetto sarebbe stato l’abusivismo edilizio e, per iniziare al meglio, l’esperto ha pensato che sarebbe stato interessante disegnare dal vivo, toccare con mano ciò che avrebbe dovuto far parte del nostro fumetto, così ci siamo seduti sulla spiaggia e abbiamo iniziato a disegnare il mare, il sole, le onde, le linee dell’orizzonte e tutto ciò che la natura offriva.
Durante il nostro percorso abbiamo avuto la possibilità di conoscere Fabiana Pacella, una giornalista che ci ha parlato di sé e del suo percorso lavorativo, appassionando talmente tanto una ragazza del gruppo classe che ha commentato dicendo “A me è piaciuto molto l’incontro con la giornalista Fabiana Pacella perché le sue parole sono state sincere, piene di verità e sono arrivate dritte al cuore. La reporter ci ha raccontato che il suo lavoro non è per niente facile: nonostante i tanti momenti di sconforto lei ha sempre continuato a credere nelle sue idee e a portarle avanti con forza e caparbietà. Per me quell’incontro è stato un insegnamento di vita: ascoltare le sue parole mi ha fatto molto riflettere”.
Un altro argomento che abbiamo deciso di affrontare è l’integrazione.
Lo scambio culturale, favorito dalle immigrazioni dei secoli precedenti, ha solo arricchito la società e la nostra cultura , eppure oggi, l’immigrato che arriva in Italia in cerca di una vita migliore viene guardato con cattiveria, ignorando ciò che di positivo e costruttivo potrebbe portare, se solo si facesse un po’ di ordine.
Per andare “oltre il velo” della differenza, delle paure e dei pregiudizi, abbiamo incontrato Nour, una donna Pakistana che ci ha raccontato la sua storia, i dispiaceri che ha affrontato e superato. Parlandoci del suo percorso formativo, degli studi, del suo lavoro, ha fatto rimanere sorpresi molti di noi: conosce dieci lingue ed è una ragazza che è stata costretta a sposare un uomo che non amava, obbligata da interessi economici.
Una donna che ha abbandonato un ruolo dignitoso all’interno di un Dipartimento universitario, per salvare la propria vita.
E’ scappata in Italia, senza conoscere la lingua e spesso ha avuto a che fare con persone che la disprezzavano e ignoravano, finché un giorno ha trovato salvezza nello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) gestito dalla Cooperativa Rinascita a Copertino. Grazie a questo servizio istituito dal Ministero dell’Interno, Nour ha imparato una nuova lingua: l’Italiano, insegna Inglese/arabo, diventerà una nostra connazionale, verrà rispettata come tale e con la sua testimonianza ha lasciato un messaggio che porteremo sempre con noi: “Mettete l’amore in ogni azione e supererete ogni avversità”.
A cura delle alunne: Dimo Alessia IV A SSS e Trifoglio Ester II D SEOA