LA REDAZIONE – |
Il 29 marzo 2021, gli alunni della 4A O.S.A. del Liceo Scientifico dell’I.S.”A.Nifo” di Sessa Aurunca (CE) hanno ottenuto il secondo posto nella gara conclusiva di una sfida appassionante: “La salvaguardia del germoplasma nell’era digitale”. Questa attività si è svolta nell’ambito del PNSD del MIUR ed è stata organizzata dall’Istituto “Carrara-Nottolini-Busdraghi” di Lucca. |
Si è trattato dell’Hackathon finale di un percorso che ha affrontato tematiche molto importanti per l’innovazione scolastica, primo tra tutti l’approccio CBL Challenge Based Learning: “La sfida come metodologia didattica innovativa della scuola del futuro” e il metodo Collaborative Mapping Lab dal titolo “e-CBL la didattica innovativa incontra il territorio”. |
L’impegno è stato caratterizzato da tre fasi: la prima parte ha visto i docenti referenti delle scuole partecipanti interfacciarsi con la scuola polo, in modalità on line, per ricevere delle linee guida per le attività di preparazione alla tematica della gara; la seconda fase è stata sviluppata dalle scuole partecipanti che si sono avvicinate all’oggetto della sfida; la terza parte è stata caratterizzata dalla conclusione di questo percorso di innovazione tramite un HACKATHON nazionale che, in base alle condizioni emergenziali da COVID-19, è stato organizzato con una maratona digitale di tre giorni, completamente on line. |
In particolare, l’idea progettuale prende avvio da diversi punti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e vuole rispondere ad un’esigenza molto sentita nella comunità scolastica, che è quella di applicare effettivamente degli scenari innovativi all’interno dei curricoli scolastici. Il concetto di “learning by doing” viene ampliato fino ad arrivare alla realizzazione di un qualcosa che deve essere appreso con lo studio e la pratica. L’idea cardine è quella di coinvolgere il maggior numero di scuole, sia nazionali che internazionali, al fine anche di disseminare i metodi di didattica innovativa. I contenuti tematici partono dal potenziamento dei singoli territori, come quello trattato in questo Hackathon, che è riferito ad un tema di interesse mondiale: “La salvaguardia del germoplasma vegetale, animale e microbico“. Il germoplasma è il materiale ereditario trasmesso alla prole mediante le cellule germinali, in grado di permettere di preservare in modo diretto la biodiversità a livello genetico e di specie. Esso, inoltre, rappresenta una risorsa genetica e contribuisce anche in maniera indiretta all’incremento della biodiversità. Questa tematica ha permesso di studiare in modo innovativo, oltre alle materie STEM, anche le materie legate allo sviluppo dell’imprenditorialità. L’argomento, tra l’altro molto sentito in particolar modo dalla comunità scolastica, ha consentito agli studenti di avere la prospettiva futura di poter realizzare attività lavorative legate ad un tema veramente importante per l’umanità. D’altronde, la conoscenza di varietà vegetali, animali e microbiche, legate allo sviluppo tecnologico del settore delle produzioni vegetali e animali future, permette agli studenti di appassionarsi e, nello stesso tempo, approfondire le tematiche legate alle materie STEM. La metodologia didattica innovativa consiste nell’utilizzare metodiche legate alle “sfide” con particolare riferimento a quelle già usate quali HACKATHON, MODEL, DEBATE e SIMULAZIONI. |
La 4A O.S.A. ha lavorato, nella fase finale della sfida (dal 26 al 29 marzo), insieme al Liceo “Crespi” di Busto Arsizio. I nostri allievi, impegnati nella delegazione ufficiale all’evento online, sono stati: Alfieri Gerardo, Di Petrillo Simone, Puocci Giulia, Verrengia Sara. La loro guida magistrale e insostituibile è stata la prof.ssa Lucia Galdieri, referente per le attività CBL- Challenge Based Learning, e facente parte dei Teachers Matter, docenti che hanno aderito ai progetti di FUTURA ITALIA del MIUR, uniti nella sfida dell’educazione e dell’orientamento dei giovani nell’era digitale. |
Altri due docenti hanno collaborato e seguito gli allievi nella preparazione della gara: il prof. Carmine Perrotta, che li ha guidati nella parte tecnologica e innovativa, e la prof.ssa Pina Valente, intervenuta nell’ambito scientifico del progetto. |