di Emma Della Vedova e Irene Conticelli 2^ B. –
Per realizzare gli obiettivi inerenti alle motivazioni didattiche e culturali che costituiscono le fasi dell’interdisciplinarietà che, attraverso idonee motivazioni all’apprendimento con dei relativi approfondimenti tematici, possano essere di stimolo per ulteriori conoscenze ed interessi degli alunni, oggetto della programmazione del progetto educativo da attuare nel presente anno scolastico, è stata organizzata una visita guidata presso la città di Verona.
Questa uscita didattica è stata organizzata dal Personale Educativo che ha voluto inserire un percorso artistico-umanistico denominato “Viaggio di un giorno alla Città di Verona” rivolto solo alle Classi Seconde delle tre Sezioni della Scuola secondaria di 1° grado.
Tutti gli alunni e alunne delle Classi parallele 2^ A, 2^ B e 2^ C, accompagnati dagli educatori: Borin Cristian, Calatafini Giancarlo, Carriero Adamantonio, e dalle insegnanti: Capitanio Francesca, Doglioni Maria e Martinelli Elisabetta, ci siamo riuniti al parco del Tronchetto e, dopo la verifica dei presenti, alle ore 8:00 si è dato il via per la partenza con dei pullman presso la Città di Verona.
Arrivati a Verona ad attenderci c’era un attore che vestiva i panni del “Sommo Poeta” Dante Alighieri che è stato la nostra guida per il “percorso Medievale” che era appunto l’oggetto dell’uscita scolastica.
La prima tappa è stata Piazza Bra che con i suoi “listoni” è stata in passato il luogo di ritrovo della borghesia veronese e dalla quale ci ha subito condotti alle “Arche Scaligere”.
L’attore, nei panni di Dante, indicando la tomba di Cangrande, al quale dedicò “Il Paradiso”, ci ha raccontato il suo vissuto legame con la ‘famiglia degli Scaligeri’ e soprattutto della stima che tale mecenate ghibellino aveva nutrito per lui accogliendolo ed offrendogli protezione ma che purtroppo morì prematuramente poiché fu avvelenato nel 1329.
Dopo la stessa guida ci ha condotto a Piazza Dante, che si trova in centro storico dietro a Piazza delle Erbe, che è la piazza più antica della città e che è posta sul luogo dell’antico Foro Romano, dove ci ha raccontato il suo particolare rapporto creato con il ‘Signore di Verona’ che a quel tempo era, insieme a Firenze, una città italiana molto importante e che diventò ancora più famosa successivamente per le vicende, anche da lui descritte nella Divina Commedia, recitando dei versi, che videro protagonisti Giulietta e Romeo.
La successiva tappa è stata la visita della Chiesa di Santo Stefano, il vecchio Duomo di Verona, dove accanto ad essa aveva il suo ufficio e che si trovava vicino al Museo Capitolare nel quale per lavorare poteva attingere ai vecchi libri e profittando ‘della pace della lettura’ poteva scrivere e comporre le sue opere. L’attore ha chiesto se qualche ragazza avesse il nome di Beatrice e così una ‘nostra compagna’ è stata l’oggetto dei versi della ‘sua’ Beatrice Portinari.
In seguito la guida ci ha fatto vedere l’arco che segnava l’inizio del ‘decumano massimo’ e ci ha portati a vedere l’Arena spiegandoci che si chiama così perché il suo nome deriva da sabbia perché ai tempi in cui fu costruita era piena di sabbia.
Giunta la pausa pranzo siamo andati nella vicina pizzeria ‘Antica Segesta’.
Al termine del pranzo abbiamo visitato la zona pedonale recandoci in Piazza delle Erbe dove abbiamo scattato delle foto, fatto un pò di shopping e consumato un buon gelato.
Nel frattempo era sopraggiunto il momento del ritrovo con gli autisti dei pullman per ritornare a Venezia.
Appena giunti al Tronchetto tutti abbiamo ringraziato gli educatori e gli insegnanti per la bellissima esperienza vissuta.