C’era una volta una bambina piccina piccina di nome Irma, che amava l’avventura e aveva sempre desiderato più di ogni altra cosa al mondo di andare per i mari, ma i suoi genitori le impedivano di seguire il suo sogno, che non era certo facile da realizzare ed era sicuramente il più pericoloso. Proprio per questi motivi i genitori molto poveri e umili, ma ben coscienti del pericolo, portarono la piccola bimba su una torre alta alta e la fecero vivere lì in un periodo che ad Irma sembrò interminabile.
Passarono gli anni e Irma era sempre più triste, si ribellava e non faceva altro che progettare piani per scappare dalla torre. Era un animo davvero implacabile il suo!
Beh, certo, aveva tutte le ragioni per esserlo, dopotutto la Torre non era grande e c’era solo la sua stanza nel suo interno, con un tavolino per mangiare, un libro per le favole della buonanotte, che le era molto servito quando era ancora piccola, il letto e una piccola scrivania dove lei progettava i suoi piani.
Ormai era una bellissima ragazza di 15 anni, ma non sapeva molto nè sul mondo esterno e nè su di lei. Aveva i capelli lunghi e neri intrecciati a dei bellissimi fiori viola, che a lei pareva che non si seccassero mai; gli occhi anch’essi viola, delle orecchie a punta (beh tutto normale no?!) e una boccuccia piccola e rosata. Era snella e indossava degli abiti simili a quelli indiani con una parte di velo trasparente sulla sua pancia e seta sul resto del corpo, e delle scarpe dorate con un ricciolino sopra… (Niente di strano ancora?! Nooooo, vero?!).
Se siete abbastanza intelligenti avrete già capito che Irma non era una “ragazza” come le altre. Ecco, appunto non lo era proprio, Ma lei credeva che tutte le persone fossero come lei e i suoi genitori, che erano identici a lei tranne per gli abiti, che erano da persone normali.
Ovviamente Irma non sapeva che era lei la “strana” per quanto riguarda i vestiti, perchè anche in fatto di orecchie e tutto il resto erano anche i genitori gli “strani”, infatti, per quanto ne sapeva lei, uscivano sempre con un cappello, grande abbastanza da coprire le strane orecchie, ma lei non ne aveva mai intuito il motivo.
Fatto sta che decise, che quando la madre le avesse portato il pranzo, lei le avrebbe chiesto un cambio e uno di quei cappelli bello grande, che usavano lei e il padre. E così andò, senza il minimo sospetto della madre, dopotutto era anche vero che la figlia non si cambiava da ben 3 settimane. E fu così che Irma ne chiese uno ogni 5 giorni, in modo da avere così tanti vestiti da fare una fune, che l’avrebbe portata via da quell’inferno.
Arrivò il grande giorno, in cui avrebbe potuto conoscere il mondo esterno. Una volta costruita la fune, Irma scese giù e per la prima volta mise piede in un bellissimo campo fiorito.
Ci stette poco, perchè aveva la strana sensazione che i genitori l’avessero potuta scoprire. Finalmente decise di realizzare il suo sogno… Decise di comprare una barca in cambio di una delle sue scarpe d’oro e partì; sì, magari con molte insicurezze, ma partì.
Quella notte, arrivò una forte tempesta, ma Irma col suo sangue freddo riuscì a domarla e ad arrivare faccia a faccia col mare oscuro.
Ora ricordava! Il mare oscuro, faceva parte di una delle storie che gli raccontava sua madre Ellen!
A quanto pareva, questo mare è famoso solo per le creature che mostra nel suo interno. Irma aveva paura, ma nemmeno questo l’avrebbe fermata. Però quando un drago ti appare davanti sbucando dalle acque non è facile mantenere tutto il coraggio.
Ma quello, invece di mangiare Irma, come ella temeva, si fermò sbalordito davanti alla giovane e ci rimase, tipo, per una decina di minuti.
Irma non sapeva cosa dire, credeva che il drago pensasse come papparsela, magari al forno o l’avrebbe preferita fritta? Ma non fece niente di tutto questo… Disse semplicemente: “Irma, vieni con me, seguimi”.
La ragazza ci pensò su e alla fine disse di sì. Arrivarono su un’ isola deserta e il drago ci salì sopra trasformandosi in una bellissima ragazza che spiegò ad Irma che aveva fatto un incantesimo di metamorfosi per trasformarsi in un drago e che era da anni che attendeva il suo arrivo.
La ragazza era meravigliosa, anche lei con le orecchie a punta, ma era vestita in modo misero e rozzo. Irma pretendeva di sapere di più sulla sua esistenza e sul come il suo arrivo avesse potuto cambiare la vita della ragazza. Così la misera ragazza-drago continuò il suo racconto e disse persino di essere stata una regina degli elfi tanti anni prima, e successivamente Fatta Schiava Del Grande Signore Dalla Maschera Bianca. Era da anni, continuò a raccontare, che il loro popolo cercava di liberarsi di lui, ma nessuno era mai riuscito ad estrarre la Spada Del Drago D’oro dentro alla roccia, della qualesi narrava la leggenda che una schiava (madre di Irma in passato) e un nobile (padre di Irma in passato) avessero dato alla luce una bellissima bimba di nome Irma, con occhi viola splendenti, che sarebbe stata in grado di estrarre la spada e uccidere il Grande Signore Dalla Maschera Bianca.
Irma non voleva, non era da lei uccidere, ma poi si rese conto che anche lei era un elfo, dato che aveva le orecchie a punta, e non poteva far altro che aiutare la regina e accettò di uccidere il drago.
Andarono insieme nel suo maestoso palazzo e entrarono in una stanza misteriosa dove Irma estrasse la spada con estrema facilità; indossò un’armatura oro-argento massiccia.
Ad Irma sembrava un po’ esagerato tutto questo, ma la regina disse che era tutto in tema per l’occasione.
Irma si fece forza ed entrarono in un’altra stanza altrettanto misteriosa dove si celava un volto ricoperto interamente da una maschera bianca. Ad Irma le venne un tuffo al cuore solo a pensare che avrebbe dovuto uccidere un uomo, ma si consolò subito dato che il Grande Signore Dalla Maschera Bianca aveva deciso di trasformarsi in un animale, guarda caso in un drago. Lottarono a lungo e inizialmente la meglio la ebbe il Grande Signore Dalla Maschera Bianca; stava sul punto di buttare Irma giù dal castello, ma si dimenticò che lei aveva la spada che gli attraversò il corpo sanguinante e fu lui a cadere giù.
Finalmente Irma aveva salvato la regina e il suo popolo ed poteva ritornata felice, dopo tanto tempo, insieme alla sua famiglia. I suoi genitori la riabbracciarono e si scusarono con lei, dicendole che avevano fatto tutto questo per proteggerla dalla regina e dal suo popolo,
E. Russo 1^H