di Raffaele Vallone – Felicità, gioia, serenità, amicizia, consapevolezza di stare bene insieme, ma soprattutto uniti dallo spirito di condividere dei momenti che, per la loro intensità emotiva, saranno nei cuori per molto tempo e che rimarranno impressi probabilmente per sempre nella memoria; tutti questi emozionanti stati d’animo positivi sono stati la premessa per dare inizio alla Premiazione delle Attività Educative Sportive dell’anno scolastico 2021/22. Tale evento, che si è tenuto nella giornata di martedì 7 giugno 2022, vigilia della conclusione del presente anno scolastico, a partire dalle ore 15:30 presso il Chiostro interno dell’Istituto, giunge a conclusione del percorso educativo del semiconvitto della Scuola Secondaria di 1° grado, che è stato attuato dal personale educativo del Dipartimento della Scuola Secondaria di 1° grado, annessa al Convitto Nazionale “Marco Foscarini”, attraverso le attività ludico-ricreative mediante la programmazione e la realizzazione del torneo di calcio, del torneo di pallavolo, del torneo di basket e dell’attività di scacchi realizzata dall’ex-educatore Stefano Szabados. Nel suo discorso introduttivo alla premiazione il coordinatore degli educatori Massimo Bruson ha ringraziato tutti gli alunni e le alunne che, mediante la loro adesione alle attività sportive, hanno reso possibile le formazioni delle squadre, con componenti misti delle Classi Prime, Seconde e Terze, per effettuare gli incontri dei vari tornei, ma soprattutto ha espresso una sentita riconoscenza e particolare gratitudine sia al Prof. Rocco Fiano, ex Rettore e Presidente dell’Associazione “Amici del Foscarini”, sia alla Polisportiva Foscarini, che, con il loro prezioso e sostanzioso contributo, hanno reso possibile l’acquisto delle medaglie e dei trofei. Lo stesso coordinatore ha voluto rispondere alla domanda formulata dai ragazzi delle Classi terze che chiedevano se tale evento fosse stato indetto per la prima volta. La risposta è stata che la Festa di Fine Anno Scolastico si è sempre svolta regolarmente tranne che negli ultimi 3 anni nei quali purtroppo è stata sospesa, nel rispetto di quanto veniva indicato dai DPCM, per il contenimento dell’emergenza sanitaria derivata dalla pandemia per il Covid-19. Dopo i ringraziamenti all’organizzazione attuata dalle educatrici e dai componenti dello Staff è avvenuta la presentazione della madrina d’eccezione Agata Isabella Centasso calciatrice della VFC Venezia classe 1990, che aveva immediatamente accettato di procedere alla premiazione dei singoli ragazzi e ragazze componenti le squadre vincitrici dei tornei in quanto ex allieva prima della Scuola Secondaria di 1° grado e poi della Secondaria di 2° grado. La calciatrice è stata presentata alle Classi, che erano state collocate in appositi spazi delineati da nastro e cartellino indicanti il posto da occupare, con il suo soprannome che in quel tempo le era stato assegnato e cioè “la belva”. Al termine dei convenevoli di rito è iniziata la cerimonia con la quale il coordinatore Bruson, coadiuvato dall’alunno Marco Malgarotto della Classe 3^ C, ha invitato presso il piccolo palco, allestito per la consegna delle medaglie dei tornei, i componenti delle varie squadre, partendo dalla terza classificata, poi con seconda classificata e infine con la prima classificata. Per il torneo di scacchi si è proceduto invece all’assegnazione delle medaglie per classi parallele Prime, Seconde e Terze. Sono stati assegnati inoltre i trofei al miglior portiere e al capocannoniere. Una medaglia particolare è stata conferita all’alunna Matilde Lotto della Classe 1^ B per la sua coinvolgente capacità di integrarsi sia con i propri compagni di classe che in tutto l’ambiente convittuale, consolidando ogni suo momento trascorrendo così adeguatamente tutti i confini che delineano l’inclusione. Per concludere, l’auspicio è di guardare avanti e di riprogrammare la premiazione anche nel prossimo anno scolastico, confidando nella riapertura definitiva della Scuola in presenza parafrasandolo con i versi dell’ultima terzina dell’ultimo canto dell’Inferno del Sommo Poeta: “Salimmo sù, el primo e io secondo, tanto ch’i’ vidi de le cose belle che porta ’l ciel, per un pertugio tondo. E quindi uscimmo a riveder le stelle”.