Di Nicole Rendine – classe II sez.A
Anche quest’anno la mia scuola ha partecipato al concorso “Lettera a Gesù Bambino” organizzato dall’Associazione “Madonna dei Miracoli” e dai P.P Agostiniani della città di Andria.
Gli elaborati di tutti i partecipanti, dovevano essere consegnati in Basilica, per poi essere letti e valutati.
La finalità principale del concorso era quella di riuscire a riaffermare e rafforzare il messaggio natalizio di pace e amore tra gli uomini.
La mia classe, la II A, ha partecipato con molto entusiasmo a questa iniziativa.
In un freddo pomeriggio d’inverno , ho iniziato a scrivere, cercando di imprimere su un semplice foglio bianco, quelle che sono le mie emozioni e sensazioni, di fronte a un mondo ricco di paure e incertezze.
Ho raccontato la triste esistenza di chi è costretto a vivere in guerra, senza affetti, senza sogni.
Ho chiesto al Bambin Gesù di aiutarmi a capire come diventare strumento di pace, e di regalarmi a Natale una gomma, per cancellare le tragedie che in questo periodo ci circondano.
Con questa mia lettera, sono riuscita a vincere il concorso, partecipando con la mia famiglia, la dirigente e le mie insegnanti alla bellissima premiazione , organizzata dall’ associazione.
Ho consegnato con soddisfazione e gioia, la coppa che ho ricevuto, condividendo con tutti gli alunni della mia scuola questa grande vittoria.
Di seguito il testo della lettera a Gesù Bambino di Nicole
Caro Gesù Bambino,
ci lasciamo ormai alle spalle un anno pieno di inquietudine e di incertezze: la pandemia che tarda a sparire, una guerra che non trova soluzione di pace, una crisi economica e sociale sempre più preoccupante che non ci rassicura per il futuro. In questo clima, anche le feste natalizie rischiano di perdere quell’intima gioia che di solito le contraddistingue. Tra qualche giorno sarà Natale e noi ci prepariamo ad accoglierti allestendo le nostre case e le nostre città con addobbi sfarzosi e luci colorate. In alcune città del mondo però vedrai solo il luccichio delle bombe che esplodono. Ogni giorno al tg vedo le immagini della guerra in Ucraina e in altre parti del mondo e provo un senso di profonda angoscia e impotenza. La guerra trascina con sé tutto ciò che c’è di bello, si porta via persone, affetti e sogni. Mi chiedo come tutto ciò sia possibile, come possono degli uomini compiere atti così crudeli contro donne e bambini indifesi. Che colpa hanno quei bambini che hanno perso tutto, compreso l’abbraccio della loro mamma e dei loro papà? Quando vedo quelle scene provo a chiudere gli occhi e a immedesimarmi in quella situazione e un nodo mi sale alla gola. Immagino la mia casa distrutta, le persone a me care costrette a violenza o magari sepolte sotto le macerie. Sento il rumore assordante delle bombe poi il silenzio assoluto. E allora riapro velocemente gli occhi ed è confortante vedere che intorno a me tutto è rimasto intatto, a non tutti purtroppo, non basterà riaprire gli occhi per cancellare l’orrore e la disperazione. Ti chiedo di riscaldare il cuore di tutti quei bambini con il tuo amore, di tenere accesa la fiammella della speranza in chi prova solo disperazione. Entra nei cuori dei soldati, costretti ad eseguire ordini disumani. Illumina le menti dei governatori, che seduti alle loro scrivanie, pianificano strategie di guerra come se stessero giocando a Risiko! Ti chiedo inoltre di farci riscoprire il profondo valore del Natale, perché presi dalla frenesia degli acquisti dalle vetrine sfavillanti spesso lo dimentichiamo. Aiutami a capire come, nel mio piccolo, posso diventare strumento di pace. Quest’anno come dono, ti chiedo di portarci una gomma, per cancellare le tragedie accadute in questo periodo e una matita per disegnare progetti di pace. Sono contenta di questo pomeriggio passato insieme a Te e Ti aspetto per dirti che Ti voglio bene.