di La Redazione Come raccontare la giornata della memoria ai bambini? La memoria non si insegna. Partendo da questo assunto, noi docenti della classe 4^C abbiamo pensato di fare in modo che il racconto partisse dagli eventi storici, lasciando la parola agli ultimi testimoni sopravvissuti. I bambini erano incuriositi ma rumorosi. Abbiamo ascoltato alcuni stralci dell’intervista a Luciana Segre…i bambini avevano voglia di ascoltarla tutta! Successivamente abbiamo visto delle immagini del Binario 21. I bambini erano incuriositi e più silenziosi. Era arrivato il momento di intraprendere una discussione guidata e di spiegare il quadro storico, chi era Hitler, la posizione politica dell’Italia,…e loro hanno posto molte domande e domande e domande. Erano ancora molto incuriositi ma erano diventati silenziosi. Poi è giunto il momento della lettura “ La storia di Anna Frank” raccontata dalla scrittrice Lia Levi, superstite italiana dell’Olocausto. La scrittrice ci ha presentato la storia, dall’epilogo crudele, senza nascondere la triste fine di Anna, accompagnandoci a percepire il male e il dolore e a comprendere la nostra importanza nel mondo perché simili orrori non debbano mai più accadere. I bambini, a questo punto, sono diventati silenziosi. Abbiamo proseguito con la visione, ascolto e spiegazione della canzone Gam Gam. Silenzio. Con il cuore spezzato dai loro visi tristi e increduli abbiamo provato a stemperare l’atmosfera attraverso delle ricerche on line su dov’è conservato il diario di Anna, sulla lettura di alcune pagine più leggere del diario stesso e su altre curiosità dei bambini che hanno mantenuto autonomamente un clima di assoluto silenzio e rispetto. La loro richiesta finale è stata quella di disegnare un momento che più gli aveva colpiti della lettura del libro e di raccogliere le riflessioni più profonde da tutto quello che abbiamo letto. “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa” Luciana Segre “Come è meraviglioso che non vi sia nessun bisogno di aspettare un singolo attimo prima di iniziare migliorare il mondo” Anna Frank “ Di fronte all’irraccontabile non me la sentivo di scrivere il mio libro, mi sembrava una mancanza di rispetto. Quindi ho lasciato passare tantissimo tempo, mi sono sbloccata solo negli anni novanta” Lia Levi. Non si può rimanere indifferenti quando si affrontano queste tematiche ed è stato importante guidare i bambini in un percorso che partendo dall’orrore e dal dolore, potesse lasciare nei loro cuori un messaggio di speranza e di tenerezza. Gli stessi sentimenti che hanno guidato la penna di Anna Frank, quella di Lia Levi e i pensieri di Liliana Segre quando hanno deciso di scrivere quelle pagine che sono diventate parte della nostra memoria.