Il 17 ottobre 2018 ci siamo recati assieme agli alunni della classe prima e alle nostre professoresse di italiano e matematica all’agriturismo Caniloro, un’azienda agricola che si trova a Lanciano. L’agriturismo all’esterno era curato, all’interno conteneva utensili antichi. Appena arrivati abbiamo aspettato per una decina di minuti i ragazzi di San Vito, poi, entrati nell’agriturismo, abbiamo gustato pane e formaggio, fatto con latte non pastorizzato, salame schiacciato e una spremuta d’arancia. In seguito un agronomo ci ha spiegato che esistono il latte crudo, che dev’essere controllato e il latte pastorizzato. Ci ha detto che il termine formaggio deriva dal latino “caseus formaticus”. Ci ha raccontato che secondo una leggenda un pastore nomade dimenticò il latte nella sua borraccia, ricavata dallo stomaco di un animale ruminante: il latte si condensò e si trasformò in formaggio.
Poi abbiamo osservato la mungitura delle mucche nella stalla. Successivamente ci siamo divisi in gruppi e siamo andati a vedere come si fa il formaggio: una signora ha riscaldato un po’ il latte e, per farlo coagulare, vi ha messo dentro il caglio, che si ricava dallo stomaco degli animali giovani ruminanti, come i vitelli lattanti. La proprietaria, dopo aver fatto condensare il formaggio, lo ha tagliato in quattro parti e lo ha messo dentro alcuni stampi di plastica, che noi abbiamo schiacciato con le mani, per far uscire il siero, con il quale si ottiene la ricotta.
Infine siamo andati a vedere l’orto, i maiali, una scrofa molto grande, le quaglie, un cavallo, l’asino e le oche.
Quest’uscita è stata molto interessante, perchè per la prima volta abbiamo visto come si fa il formaggio.