Ciao a tutti! Siamo gli alunni della classe quarta sezione A e frequentiamo la scuola primaria “Antonio Mariano” sita in via Malpighi 23. Oggi vorremmo parlare di come il nostro amore per la natura sia man mano cresciuto con noi. Tutto è successo quella mattina di quattro anni fa, quando, un nostro compagno, si presentò a tutti noi con un sorriso contagioso, un paio di baffi, un cappello verde con visiera e un cestino in mano. Non immaginate le nostre facce! La meraviglia e la sorpresa erano impresse nei nostri visi unite alle nostre squillanti risate. Ma voi vi domanderete ora, ma tutto questo che senso ha? Aspettate un po’, ora ve lo spieghiamo. Il nostro amico impersonava “Il fioraio Alfio” un personaggio del libro Urrà, un tipo taciturno che amava tanto la natura. Voi sapete bene, che noi bimbi impariamo molto per imitazione. Ed ecco che imitando, impersonando il nostro Alfio abbiamo iniziato a mettere su il primo mattoncino per l’apprendimento di un comportamento corretto nei confronti della natura. Il nostro atteggiamento per la Terra e per il nostro giardino è cresciuto, lievitato pian piano. A fine seconda, armati di cappellini e guanti abbiamo raccolto i tanti rifiuti sparsi nel giardino e nella zona antistante la scuola. In terza siamo diventati degli ortolani provetti: un orto era stato allestito nella zona che si affacciava su via Porta Pia. Le erbacce cercavano di soffocare le piccole piante di piselli e di cicoria che noi sdradicavamo puntualmente. Purtroppo, le piogge insistenti ci hanno ostacolato nel nostro compito ma alla fine siamo riusciti ad assaggiare quelle tenere e dolci sfere racchiuse nei baccelli. Non solo, a marzo dello scorso anno, tra canti, balli coreografati e drammatizzazioni, abbiamo assistito alla piantumazione di bagolari e querce nel nostro giardino grazie ai volontari di 3Place. E che dire dei racconti letti sotto il pergolato e dei giochi all’aperto! Quest’anno, sorprese delle sorprese…una mattina, dalla nostra finestra abbiamo scorto una casetta per uccellini su un ramo dell’abete e ognuno di noi ha immaginato di essere proprio quel passero e di raccontare ciò che vede e sente dal suo rifugio. Abbiamo quindi scritto un piccolo racconto il cui protagonista è il passero Gigi che ogni giorno torna a trovare i suoi piccoli e osservandoci, sembra voler essere uno di noi. Cari lettori, vi auguriamo di poter vivere, come noi, l’esperienza di curare una pianta, caratterizzata da attesa, interesse, pazienza e tutela. Dal rientro delle vacanze natalizie, abbiamo seguito con premura e attenzione la crescita di alcuni germogli, innaffiandoli ogni giorno e il venerdì anche due volte, abbiamo osservato incuriositi ogni minimo cambiamento e… finalmente il 4 marzo abbiamo assistito allo spettacolare sbocciare dei nostri giacinti! LA MERAVIGLIA E LA SORPRESA ERANO IMPRESSE NEI NOSTRI VISI! (Il fioraio Alfio sarà contento di noi.)