Moltissime sono le volte in cui sentiamo parlare del sentimento nostalgia. Lo leggiamo nei libri, lo sentiamo dagli adolescenti e dagli anziani, lo sentiamo alla radio mentre ascoltiamo una canzone e lo vediamo negli occhi di qualcuno. La nostalgia, un sentimento semplice e diffuso, si nutre di ricordi e di attimi volati via. È un sentimento tipico di tutti, che si può provare in qualsiasi momento e a qualsiasi età permettendo di riflettere sul passato, come fa un ragazzo in pieno inverno, sommerso dallo studio, che ritrova un video nella galleria del cellulare e rimpiange il periodo estivo, o anche un adulto che rimpiange i suoi anni d’oro. Così dice lo psichiatra Eugenio Borgna nel suo libro “La nostalgia ferita”, cercando di far comprendere che non bisogna scappare da questo sentimento, anzi bisogna cercarlo per conoscere al meglio la propria interiorità. Tutti i ricordi portano a rivivere nella propria mente emozioni belle o meno belle a seconda dello stato d’animo, facendo riflettere su quanto sia vera la tipica battuta degli anziani: “ho vissuto i miei novant’anni in un battito di ciglia”. Ogni volta che si ascoltano queste parole sorge una domanda spontanea: “ma la vita me la sto godendo a pieno come l’avrei desiderata?”. Questo perché si è così ossessionati dal fatto di raggiungere il futuro che si ha sempre desiderato o che la famiglia si aspetta, senza concentrarsi sul presente che un giorno si rimpiangerà. La verità è che la nostalgia fa parte della vita come ne fanno parte tante altre cose che portano a ricordare episodi che la mente ha voluto cancellare per non soffrirne ulteriormente andando avanti con la propria esistenza. Ma un giorno arriverà il momento in cui bisogna riprendere in mano il proprio passato, in un’età più matura, magari con l’aiuto di una persona cara che ci farà riflettere su ciò che è stato. La nostalgia aiuta a crescere e con il tempo prende forme sempre più diverse, però alla fine si capirà che si tratta solo di una lacrima che si trasformerà in un sorriso.