//La natura: una seconda casa.

La natura: una seconda casa.

di | 2020-11-23T16:17:41+01:00 23-11-2020 16:17|Alboscuole|0 Commenti

Il giorno più bello trascorso con la natura è stato il 26 luglio 2020. Quel giorno mi trovavo al ‘’Rifugio Dei Carbonai’’ a Brienza, con la mia famiglia perché mia sorella stava facendo un ‘’master’’ musicale che riuniva tutti i musicisti che studiano strumenti ad arco. Era un posto bellissimo, c’erano molti alberi e grazie alla guida abbiamo scoperto che, tra tutte le querce, vi era una più vecchia e abbiamo appreso anche il mito dei faggi molto frequenti in quella zona. Inoltre abbiamo avuto la possibilità di giocare in un parco con delle giostre in legno. Il giorno prima ero arrivato lì in pieno pomeriggio e insieme a tutti i musicisti e collaboratori ci riunimmo in una pizzeria situata nella foresta. Per la notte andammo in un ‘’b&b’’ dal quale, come paesaggio si poteva ammirare in lontananza una montagna e molte colline. Trascorsa la notte, la mattina seguente ci dirigemmo verso il rifugio per assistere al concerto finale nel bosco. Il concerto iniziò con i bambini più piccoli e seguirono i ragazzi più grandi accompagnati dal rilassante e fantastico fruscio delle foglie e dal canto degli uccellini. Una volta finito il concerto i musicisti hanno ricevuto un attestato e successivamente ci siamo riuniti per pranzare con insegnanti e genitori. Il pranzo è stato accompagnato da risate a causa di alcuni animali che ci passarono vicino: prima le pecore e poi anche dei cavalli che i proprietari ci hanno permesso di cavalcare. Dopo aver terminato il pranzo salutammo tutti i collaboratori che avevano organizzato il progetto e circa alle 16:00 lasciammo il rifugio per tornare a Ginosa. Arrivato a casa ripensai a tutti i momenti belli trascorsi in quel bosco e poi a come noi persone roviniamo la natura a causa dell’inquinamento. Da questa esperienza nel verde ho capito che occorre apprezzare e trattare la natura come se fosse la nostra seconda casa.

Rosario Luisi

Classe 1^A