//La nascita di un albero

La nascita di un albero

di | 2018-11-27T11:22:48+01:00 23-11-2018 14:27|Alboscuole|0 Commenti

di Giulia D’Attilio (classe 1^H) – C’era una volta un uomo solo, senza nessuno vicino a lui: tutto intorno c’era solo un terreno arido senza alcuna forma di vita né animale né vegetale. Questo uomo amava la natura e, dopo tanto tempo di studio profondo, capì come arricchire il terreno che lo circondava.

L’uomo raccolse dei semi da alcune rare piante e si trasformò in un uccello coloratissimo, assomigliava a un pettirosso un po’ più grande del normale e volando sopra questo terreno vuoto lasciava cadere i semi di piante diverse. Lui aveva due poteri, quello di trasformarsi in un bellissimo pettirosso e quello di controllare i fenomeni atmosferici: quando c’era bisogno di annaffiare le piante del terreno, faceva piovere nel modo giusto, oppure, quando serviva l’aiuto del sole, faceva sì che quel giorno divenisse una radiosa giornata soleggiata.

Con il passare dei mesi, le piante iniziarono a crescere; lui era fiero e commosso del sogno che dopo tanto tempo si stava avverando. Ogni giorno pensava a curare le sue piante, lui ci teneva tanto e non voleva rovinarle. Giorno dopo giorno, le piante continuavano a crescere…

Tutte le piante di quel terreno erano diverse, perciò ognuna aveva il suo tempo per diventare grande e forte. C’erano piante piccole e altre grandi, basse e alte, alcune più resistenti alcune più deboli, alcune profumate, altre meno, alcune ricche di fiori, altre più povere di colori… Erano tutte diverse tra di loro.

Dopo che tutte le piante erano ormai cresciute, il terreno da vuoto, si riempì di colori, di insetti, uccelli e di altri piccoli animali.

Man mano che alcune piante più deboli si ammalavano, lui ripeteva il procedimento della semina delle piante e così il terreno non fu mai più vuoto, ma sempre pieno di colori floreali. Nonostante fosse fiero di tutto, continuò a studiare i diversi tipi di piante per aumentare il loro numero nel suo terreno.

Dopo alcuni anni, lui stesso finì per trasformarsi in un albero e, essendo l’ albero più grande, più potente e più maestoso tra tutti quelli presenti sul terreno, poteva osservare tutti gli animali e tutte le piante che vivevano sotto ai suoi potenti rami e alle sue resistenti radici. Non si sentì mai più solo…

Dopo che diventò albero, lui ripensò a tutti i suoi lunghi anni di studio, pazienza e passione per arrivare alla conclusione di essere orgoglioso di se stesso. Così si narra la nascita di una natura piena di esseri viventi, diversi uno dall’altro, ma tutti utili e necessari per la vita di ciascuno.