Il giornalismo è nato a Venezia. Il primo foglio di notizie apparve nel 1563. Veniva redatto a mano per incarico del governo ed era pubblicato tutti i mesi. Si trattava di un foglio d’informazione ufficiale, contenente notizie sul governo dello Stato e sulle guerre. Negli stessi anni, a Roma, cominciarono le pubblicazioni di notizie provenienti dalle più importanti Corti. A Milano vennero riportati gli avvenimenti dei paesi tedeschi mentre a Genova gli orari di arrivo e partenza delle navi commerciali, gli attacchi dei pirati saraceni e le variazioni dei prezzi delle principali merci commerciate. Il giornalismo inteso come trasmissione del sapere nasce già nel Medioevo, quando i giornali erano vocali. Visto che c’erano poche persone in grado di leggere, le informazioni venivano diffuse attraverso i banditori, detti “strilloni”, coloro che erano incaricati di gridare le notizie per strada. Si è soliti attribuire l’inizio del giornalismo a partire dal ‘600, anche se già uno o due secoli prima si presentarono le prime forme di comunicazione attraverso l’uso di cartelli o avvisi in ambito politico ed economico. Sin dall’antichità l’uomo ha sentito la necessità di trasmettere e ricevere informazioni, avendo capito che una notizia corretta e veloce può portare spesso notevoli vantaggi. Quindi Il giornalismo nasce perché c’era l’esigenza delle redazioni, di avere un quotidiano fisso di notizie, in modo tale da riempire costantemente le pagine e non perdere nessuna notizia importante. E proprio per questo nascono le agenzie di notizie. La prima è stata fondata da Charles-Louis Havas nel 1835 a Parigi.