di Fabiola Napolitano
Lo scorso marzo 2024 il Parlamento europeo ha approvato l’AI Act, ossia il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale: l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. Dal giorno dell’approvazione, molti sono stati i pensieri espressi a riguardo: il 61% degli europei guarda positivamente all’AI e ai robot, ma l’88% pensa che ci voglia una gestione attenta del suo utilizzo. In particolar modo la protesta contro l’AI è arrivata ad interessare anche il mondo della musica: 250 artisti (tra cui BillieEilish, ImagineDragons, Nicki Minaj) membri dell’Artist Rights Alliance, società che difende i diritti degli artisti, hanno firmato una lettera aperta alle industrie tecnologiche, alle piattaforme streaming e agli sviluppatori per andare contro l’utilizzo del loro lavoro senza autorizzazione. Il comunicato si riferisce a tutti questi strumenti che permettono di creare canzoni di chiunque dopo aver addestrato il modello attraverso i brani musicali già accessibili. “Quando viene utilizzata in modo irresponsabile, l’intelligenza artificiale rappresenta un’enorme minaccia per la capacità di proteggere la nostra privacy, le nostre identità, la nostra musica e i nostri guadagni – si legge nella lettera firmata dagli artisti -. Alcune delle aziende più grandi e potenti stanno usando, senza autorizzazione, il nostro lavoro per addestrare i modelli AI…Per molti musicisti, artisti e cantautori che lavorano e che cercano solo di sbarcare il lunario, questo sarebbe catastrofico “. Ancora una volta, quindi, a generare preoccupazione è la violazione del copyright e in questo caso è l’uso della tecnologia a poter avere un impatto negativo. Gli artisti hanno, però, tenuto a sottolineare che, quando usata in modo responsabile, l’AI costituisce un enorme potenziale per avanzare la creatività umana creando nuove esperienze per gli appassionati di musica ovunque. L’obiettivo, quindi, deve essere sempre quello di ricercare un futuro che assicuri l’uso di tutti i vantaggi che lo sviluppo tecnologico può offrire all’uomo senza però perdere di vista l’importanza di valori quali: libertà, lavoro, creatività e rispetto.