di Riccardo Ippolito e Salvatore Giovine, classe 2^M – La musica è l’arte e la scienza dell’organizzazione dei suoni, dei rumori e dei silenzi nel corso del tempo e nello spazio. Il generare suoni avviene mediante il canto o mediante l’utilizzo di strumenti musicali che, attraverso i principi dell’acustica, provocano la percezione uditiva e l’esperienza emotiva voluta dall’artista.

Il significato del termine musica è molto dibattuto tra gli studiosi per via delle diverse accezioni utilizzate nei vari periodi storici. Etimologicamente il termine musica deriva dall’aggettivo greco μουσικός/mousikos, relativo alle Muse, figure della mitologia greca e romana, riferito in modo sottinteso a tecnica, anch’esso derivante dal greco τέχνη/techne. In origine il termine non indicava una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse, e si riferiva a qualcosa di “perfetto“.

La musica è un linguaggio universale per comunicare le emozioni.

Inoltre è una chiave d’accesso al cuore e ogni melodia può esprimere uno stato d’animo.

Per esempio “Per Elisa” di Beethoven, dedicata alla donna amata, ci trasmette amore, oppure “Imagine” di John Lennon che ci dona una preghiera positiva, parlando di ciò in cui lui credeva: la pace.

Già nell’antichità, la musica era presente,anche se in modo grezzo, nella vita quotidiana. È possibile trovare musiche e strumenti popolari da ogni continente del mondo.

Poi la musica si è evoluta e si è distinta in vari stili nel susseguirsi del tempo.

Poi nella seconda metà del Settecento ci sono stati due grandi musicisti: Beethoven e Mozart che hanno fatto la storia di quest’arte.

Nella seconda metà del Novecento abbiamo famosi cantanti e musicisti come Elvis Presley, Michael Jackson oppure i Beatles, Elton John, i Queen con Freddie Mercury.

Oggi ci sono cantanti come Ghali, Sfera Ebbasta, i Maneskin, Shakira e Ed Sheeran.