Di Camilla Melotti & Daria Pietroboni
18 maggio 2021
Oggi, all’età di 76 anni, è morto uno dei più grandi cantautori della storia della musica italiana: Franco Battiato. Era nato a Jonia, poi chiamata successivamente Riposto, il 23 marzo 1945. È morto a Milo, in Sicilia nell’ex castello della famiglia Moncada ai piedi dell’Etna.
Egli non era solamente un cantautore, ma anche un compositore e un regista italiano. Ha cantato molti tipi di musica mescolandoli anche tra loro, come per esempio il pop, il rock, la canzone d’autore, la musica etnica, la musica elettronica e l’opera lirica. La sua carriera è cominciata con un suo compagno di nome Gregorio Alicata creando un duo denominato: “gli Ambulanti”. Negli anni settanta questo grande personaggio ha iniziato a sperimentare musica nuova e innovativa affidandosi alle sonorità elettriche. Nel 1978 Battiato ha vinto un premio chiamato “Premio Karlheinz Stockhausen” con il brano “l’Egitto prima delle sabbie”. Nel 1981, con la sua canzone “Per Elisa”, la cantante Alice si è aggiudicata il Festival di Sanremo. Il successo di Franco Battiato, già salito alla ribalta grazie a canzoni come “Centro di gravità permanente” e “Cuccurucucu”, si è poi consolidato negli anni successivi, con capolavori come “La Cura” del 1996. Nel 1990 è uscita la colonna sonora composta da Battiato per il film Benvenuto Cellini – Una vita scellerata. Battiato è poi diventato un’importante fonte di ispirazione non solo per i musicisti ma anche per gli intellettuali, e lo è ancora oggi per tutti noi. Nel 2015 ha pubblicato una straordinaria versione con Mika del brano “Centro di gravità permanente”, che per l’occasione è stata tradotta in inglese e intitolata “Center of gravity”.
Ad oggi, Franco Battiato non compariva sulle scene da quasi tre anni, precisamente dal 2019, quando pubblicò “Torneremo ancora”. La causa della morte è una malattia, che qualcuno pensava fosse l’Alzheimer.
Alcune delle più celebri citazioni sono:
“Ho scritto delle cose più o meno buone e alle quali sono più o meno affezionato. Qua e là, ci sono canzoni a cui qualcuno ha avuto la generosità di riconoscere un valore letterario… Erano riconoscimenti liberi dall’invidia e dal livore. Telefonate che facevano piacere”.
“La vita non finisce, finché saremo liberi torneremo ancora”.
“Lo sai che il sogno è realtà”.
A nostro parere le sue canzoni lasciato tutte un loro segno e ascoltandole si possono provare diverse sensazioni, positive e negative. È proprio questo uno dei punti fondamentali della musica. Però la canzone “Centro di gravità permanente” è quella che secondo noi rimane più nei pensieri delle persone, essendo molto musicale e facile da ricordare.