di Carlo La Vecchia – La mia vita è un orologio le cui lancette scorrono troppo velocemente: ogni attività ha un suo tempo che non può essere violato.
Non sono un procrastinatore, ma forse patisco un po’ di cronofobia: cerco sempre di risparmiare, di economizzare il tempo, ma, nonostante i miei sforzi, non basta mai.
Non so come faccia a sprecare tutto questo tempo, forse quei minuti persi fra un orario e l’altro si sommano e formano le ore.
Per quanto mi sforzi, sembra che ogni giorno il tempo libero inizi quando finisce la giornata.
Pare che la Terra stia girando più velocemente e con lei tutti gli orologi.
È vero che il tempo è relativo, ma prima sembrava che fosse eterno, ora inesistente.
È tutto troppo sincronizzato, ci sono troppi orari e il tempo libero è ormai solo una leggenda.
Sembra che la giornata sia riempita solo e sempre di cose da fare.
Quando non ne ho, succede sempre un imprevisto e salta tutta la giornata.
Sono così abituato a non avere tempo libero che, se lo avessi, non saprei come usarlo.
Forse, per liberarsi da quest’ossessione del tempo, bisognerebbe prendersi una vacanza e rimandare tutto.
Purtroppo non è possibile e, quindi, la cronofobia si fa sempre più viva. Anche quei rari momenti di tempo libero vengono sprecati nel pensare a come impiegarli nel migliore dei modi.
Forse, non è proprio vero che il tempo libero non esiste, forse non si riesce semplicemente a riconoscerlo e usarlo.