“Io non voglio salire a bordo di un aereo”. Queste sarebbero state le mie prime parole appena nata, se solo avessi saputo parlare. Ebbene sì, ho paura delle altezze e di viaggiare per via aerea. Non sono certa che si possa definire una vera e propria fobia, ma posso affermare senza ombra di dubbio di essere acrofobica e aerofobica. In tutta sincerità non credo di essere una delle poche persone a soffrire di queste paure e suppongo siano molto più diffuse di quello che si pensa. Potrei sembrare un po’ pessimista ma pensate se l’aereo, per qualche strana instabilità o per motivazioni dovute al maltempo, dovesse risentire di turbolenza nel volo o, nel peggiore dei casi, precipitare vertiginosamente. Sarebbe una tragedia! Oppure basti pensare di ritrovarsi sulla cima di un grattacielo: dalla nostra prospettiva le persone che camminano per i marciapiedi diventerebbero dei piccoli punti e le macchine che sfrecciano ad alta velocità sull’asfalto delle piccole e rapide striature. Ho le vertigini al solo pensiero. Sono anche consapevole del fatto che potrei risultare un po’ egoista ma ammetto di aver limitato diverse volte le iniziative dei miei genitori di viaggiare in aereo per raggiungere diverse località e costringendoli a prendere altri mezzi come il treno o, semplicemente, l’auto. Sono però consapevole dell’esigenza di superare questa paura al più presto, come è già avvenuto con il treno. Potrebbe sembrare un timore insolito, ma qualche anno fa provavo angoscia e preoccupazione persino nel salire su un treno. C’erano mille paranoie che si muovevano in modo frenetico nella mia mente. Avevo paura di un eventuale incidente ferroviario ed ero sempre frenata da questo pensiero, o meglio preoccupazione. In conclusione posso dire di aver superato questa paura affrontandola e ho potuto constatare con estrema certezza che l’unico ostacolo che impediva la realizzazione del viaggio in treno era solamente la visione di un pericolo che in realtà non c’era. D’altronde è notizia proprio di questi giorni, diffusa tramite i media e i canali social, che sono gli incidenti d’auto la prima causa di mortalità soprattutto tra i giovani. Eppure il fatto di essere sulla terraferma e la “confidenza” con un mezzo di trasporto che prendiamo tutti i giorni non ci fa percepire questo pericolo.
Devo provare a razionalizzare … questo è il mio proposito per superare questa e le prossime eventuali fobie che potrebbero presentarsi nel corso della mia vita.
Antonella Grippa
Classe II B
Scuola Secondaria I grado
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