di Marco Grasso –
Fin da piccolo ho sempre amato il calcio e ancora adesso quando ho del tempo libero, ci gioco. Amo lo spirito di competizione, lo scontro fisico, tirare in porta e segnare goal ma soprattutto mi piace stare con i miei amici. Certo non sempre va tutto bene, puoi sbagliare e non segnare, a volte puoi arrabbiarti con un amico ma dopo un po’ tutto torna come prima. Adesso invece non va niente bene. E’ da due mesi che non si gioca più a calcio. Tutta colpa di questo maledetto virus che non ci ha più permesso di avere contatti con gli altri per evitare il contagio. Il campionato di calcio è stato sospeso e molti giocatori sono stati contagiati. Ho visto filmati in cui alcuni giocatori si allenano nel garage del palazzo in cui abitano. Non so quando le partite potranno ricominciare, io spero al più presto, ma ovviamente non sono io a decidere. Sono molto dispiaciuto per tutto questo,però capisco anche che è meglio per tutti se il calcio ricomincerà più tardi, quando tutti staremo bene soprattutto perché proprio in questo momento non è la cosa più importante. Detto questo però, sono abbastanza triste perché non posso giocare con nessuno e ogni giorno spero sempre di più che al telegiornale si senta dire: “Il virus non ha più portato morti e ammalati, ora la gente può andare a casa dei suoi amici e parenti”. Nel frattempo però vado in strada e palleggio oppure tiro qualche pallonata al muro ma da solo non è divertente. Per questo motivo spero che tutto questo finisca presto e che rimanga solo un brutto ricordo di cui sicuramente parleremo anche ai nostri figli tra qualche anno.