Molti di noi si sono certamente più volte chiesti se sia possibile essere immortali. Alcune storie ci forniscono racconti di creature fantastiche in grado di perdurare a lungo nel tempo come vampiri o demoni, fenici e sirene. Nel mondo reale, invece, l’animale che oggi sarebbe l’unico in grado di vivere per sempre, se non divorata dai suoi predatori, è certamente la medusa turritopsis dohrnii, meglio nota con il nome di «medusa Benjamin Button». Questa creatura si dice possegga una doppia copia di geni che proteggono e riparano il suo DNA. La spettacolare scoperta è stata fatta da un team di biologi dell’università spagnola di Oviedo che hanno notato questa differenza confrontando il suo codice genetico con quello di una medusa di una specie differente ma a lei strettamente imparentata. Ma il vero pioniere di questa insolita specie fu Christian Sommer, un biologo marino tedesco che negli anni ottanta individuò la medusa e la fece trasportare nell’acquario del biologo genovese Giorgio Bavestrello per studiare il suo ciclo vitale. Le condizioni di trasporto dell’animale, però, misero in difficoltà la sopravvivenza della medusa e questa, quando giunse dal biologo, era «ringiovanita» ovvero tornata a uno stadio iniziale di vita. Alcune delle meduse Turritopsis dohrnii, si dice nuotino nei mari e negli oceani del mondo da ben prima dei dinosauri e ai giorni nostri il loro habitat preferito è quello del Mediterraneo che è infatti il luogo in cui sono maggiormente presenti. Il ciclo vitale comune alle meduse comincia in uno stadio larvale, mentre vengono trasportate dall’acqua, fino a quando non si imbattono in un supporto roccioso dove possono iniziare la loro metamorfosi a polipi, colonie di cloni che si riproducono rapidamente in maniera asessuata. Alcuni tipi di polipi sono in grado di produrre piccole meduse che si staccano dalla colonia e iniziano una vita autonoma. Nella fase adulta della medusa, avviene anche per questa specie l’invecchiamento e successivamente la morte. Ma per la medusa Turritopsis dohrnii la situazione non è la stessa. Quando questa medusa viene ferita o sta per morire le sue cellule tornano a uno stadio primordiale, permettendo alla specie di tornare allo stato di polipo che si attacca nuovamente a uno strato roccioso pronto a trasformarsi in medusa e iniziare un’altra altra volta il suo ciclo vitale. La medusa Turritopsis dohrnii, che ha preso anche l’appellativo di “medusa Benjamin Button”, come il celebre personaggio del racconto di Francis Scott Fitzgerald che inizia la sua vita da vecchio per tornare con il passare degli anni sempre più giovane, ha però parecchie difficoltà a vivere in cattività. Solo una medusa di questa specie è stata tenuta da un uomo in cattività, per circa due anni, in Giappone. Si suppone che la scoperta e lo studio della genealogia di questa medusa, che possiede geni come i nostri, potrebbe portare a sensazionali scoperte sull’invecchiamento e le malattie ad esso correlate, come il cancro e le malattie neurodegenerative.