Autrice
Annalisa Cutrone, 1°A
Scuola secondaria di primo grado “San Giovanni Bosco”, Toritto (Ba)
C’era una volta una bambina di nome Jane, che dopo la morte della cara nonnina, viveva sola in una grande casa. Era la vigilia di Natale. Nella grande casa regnavano il vuoto, tanti ricordi e tanta tristezza. Sarebbe stato l’ennesimo Natale senza i suoi genitori e il primo senza l’adorata nonna che le aveva fatto da mamma. Fuori la gente era indaffarata a fare gli ultimi acquisti, e con gran fretta, era felice di tornare a casa per trascorrere la più magica delle feste dell’anno assieme alle proprie famiglie. Jane pensò di telefonare a qualche amichetta e di invitarla a casa sua per giocare un po’. Tutte le risposero che erano impegnate. Ella scoppiò in lacrime perché sapeva che le sue amichette avrebbero festeggiato il Natale con le loro famiglie, e lei non aveva più i suoi cari con cui trascorrere le feste. Allora Jane se ne fece una ragione, decise di accendere la stufa per scaldarsi un po’, si sedette alla poltrona, accese la TV e si mise a guardare un film di Natale. A mezzanotte avrebbe fatto nascere Gesù bambino e mangiato una fetta di panettone. Si addormentò e cominciò a sognare la sua mamma e il suo papà, ormai in cielo, che la coccolavano e giocavano con lei. Subito dopo, la piccola si svegliò e si rese conto che era solo un sogno; ma felice di aver sognato i suoi genitori, si riaddormentò e riprese a sognare. Stavolta ella sognò quando la nonna, per Natale, le preparava i biscotti al burro e le cartellate e insieme trascorrevano la vigilia di natale aspettando Babbo natale e facendo nascere Gesù Bambino. Mentre ricordava quei bei momenti che la riportavano al passato, sentì delle voci che la chiamavano: “ Jane!!….. Jane!! …….Jane!! …”. Ma ella, credendo di sognare, continuò a dormire. Le voci erano sempre più insistenti. Sentì bussare alla porta e battere contro i vetri delle finestre. Jane si svegliò spaventata. Non stava sognando, “Chi era?”. Si alzò, si avvicinò timorosa alla finestra, l’aprì e vide, con grande stupore, che fuori c’erano le sue migliori amiche con cibo e doni. Jane, non credeva ai suoi occhi, corse subito ad aprire la porta per abbracciarle, le fece entrare e la circondarono in un girotondo. Insieme fecero nascere Gesù Bambino, mangiarono il tacchino arrosto e il panettone. A mezzanotte aprirono i regali, ballarono e cantarono insieme. Per Jane fu un Natale indimenticabile. Da quel momento ella non fu più triste e capì che non era sola, le sue amiche le volevano veramente bene e il loro era stato un grande gesto di amicizia: avevano preferito trascorrere il natale con lei anziché con le loro famiglie.