di Giulia Battista e Ginevra Viscido, classe 2^E – Al confine con Serbia, Albania, Kosovo, Grecia e Bulgaria, con capitale Skopje e il dinaro macedone come moneta, la Macedonia del Nord è uno Stato di cui vale sicuramente la pena sapere qualcosa in più.
Prima di tutto, bisogna sapere che la Macedonia è una regione, oggi divisa fra vari Stati, tra cui anche, per l’appunto, la Macedonia del Nord.
La sua storia è caratterizzata dal fatto che non è mai stata autonoma, infatti è sempre stata dominata da altre popolazioni, dai Romani ai Bizantini, dagli Slavi ai Turchi. Ha fatto parte della Jugoslavia, separatasi fra il 1991 e il 1992, rendendola finalmente un Paese a sé, chiamato “Macedonia”. Fu solo numerosi anni più tardi che il nome divenne quello che conosciamo oggi, in seguito a delle discussioni con gli Stati a cui appartengono alcuni dei territori dell’area geografica menzionata precedentemente.
Considerato il lago più elevato dei Balcani e selvaggio per la sua flora e fauna, il Prespa ha una particolare caratteristica: è diviso tra la Grecia, l’Albania e la nostra Macedonia del Nord. Questi tre Paesi non sono in buoni rapporti, ed è proprio questo il perché dei problemi culturali qui presenti.
A dire il vero, le 40000 persone che vivono su tali sponde hanno molto in comune, dalle abitazioni alla religione ortodossa, dalle ricette allo stile di vita, dalle problematiche ai sentimenti.
La bandiera macedone è costituita da due colori vivaci: il giallo, che prende la forma di sole con otto raggi, e il rosso che svolge il ruolo di sfondo. Questa è la rappresentazione del cosiddetto “nuovo sole della libertà”, citato anche nell’ inno nazionale di tale Paese.