di Elisa Spalazzi ed Emma Bittner Classe 1^ C. –
Cari lettori quest’articolo tratta della particolare denominazione che è stata data ad un ponte che si trova a Torcello il quale suscita ancora oggi dei dubbi sulla sua precisa origine. Alcuni lo fanno derivare da un soprannome di una antica famiglia di Venezia, altri invece credono che sia derivato da una leggenda che narra di un fatto accaduto durante il periodo della conquista di Venezia da parte degli Austriaci. Beh, ci teniamo a raccontare questa leggenda e lasciamo a Voi la scelta di credere o meno.
Una ragazza veneziana si innamorò di un ufficiale dell’esercito austriaco. La loro futura unione però non veniva ben vista dalla famiglia di lei perché si trattava di severi invasori stranieri perciò fece di tutto per separarli. L’amore però non fa mai differenze tra popoli e la loro bellissima storia continuò ad andare avanti. Accadde però che un giorno la ragazza scoprì che il suo amato era stato misteriosamente assassinato e lei fu esiliata. Per il dispiacere della perdita del caro amato la ragazza iniziò un totale digiuno avendo deciso di lasciarsi morire. Trascorreva i giorni in lunghi pianti e il suo stato fisico e mentale peggiorava di giorno in giorno e non lasciava speranze di recupero così un suo amico le suggerì di rivolgersi ad una strega. La ragazza seguì il consiglio del caro amico. La strega le propose un patto: in cambio delle anime di sette bambini le avrebbe restituito il suo amato. La stessa sera raggiunsero quel ponte a Torcello che non aveva alcuna protezione ai lati e, utilizzando una candela ed una moneta d’oro come prima merce di scambio, incontrarono il diavolo ed il giovane. I due ragazzi, spenta la candela e con il favore dell‘oscurità, si incamminarono insieme verso la loro nuova vita. Il diavolo, avendo restituito il caro amato alla ragazza, si accordò con la strega per la consegna delle anime. Stabilì che la vigilia di Natale dovevano essere consegnate le anime dei sette bambini cristiani e, come luogo d’incontro, scelsero quello stesso ponte. Ci fu però l’intervento di un giovane che aveva assistito al quel patto per risparmiare quelle povere anime ed uccise la strega. Da allora, ogni ventiquattro dicembre, il diavolo si presenta al ponte per incontrare la strega, sotto le sembianze di un gatto nero, inconsapevole della sua morte.