//La “koine” premia la sicilianità

La “koine” premia la sicilianità

di | 2018-06-06T15:09:08+02:00 6-6-2018 11:39|Alboscuole|0 Commenti
di MARIA SANCLEMENTE – Il Concorso di poesia è giunto alla sua fase conclusiva il 24 maggio scorso. Protagonista assoluto il genio poetico siciliano. Un grazie va a Mario Scalabrino, cultore della poesia siciliana, a Olga D’Angelo, presidente della neo Associazione “ La Koiné della Collina” e a Paolo Marciante, componente della Giuria giudicatrice. Due le sezioni premiate, la A, riguardante gli alunni delle scuole del territorio trapanese, la B, libri editi a cura di poeti provenienti dalle provincie della nostra regione. Le poesie scelte sono quelle che hanno espresso maggiormente gli accenti musicali, la voce della sicilianità che si colora di oggetti recanti un’anima. Numerosi gli alunni che hanno aderito alla manifestazione, dagli Istituti comprensivi Giovanni XXIII di Paceco e S. Francesco, Marconi, Nunzio Nasi agli Istituti Superiori, il Liceo Statale “R. Salvo” e l’Istituto Tecnico Commerciale “Calvino”. Del nostro Liceo sono stati premiati con una targa Simona Licata per il suo articolato testo poetico Da bedda rosa du Mediterraniu : un’illustrazione erudita sulla posizione di Trapani rispetto ad Erice vetta, in cui s’intrecciano la visione geografica del nostro territorio e le dominazioni che si sono avvicendate nel corso dei secoli; Torre di Ligny, la Colombaia e il Lazzaretto incantano pellegrini, scrittori e artisti, innamorati della beddra rosa du mediterraneo, la raccontano e la taliano con amore. Anche la poesia di Enrico Pio Tranchida Sicilia terra di ciuri e di biddrizzi è un inno alla nostra Sicilia : “aspetti sensoriali unici ci richiamano all’essenza della nostra terra. Sinestesie che si intrecciano, profumi, visione del mare, del sole che permette di portare a maturazione” basiricò, mennuli e vini d’ogni culuri”. Questa la valutazione unanime della Giuria e noi non possiamo che augurarci che iniziative simili si possano ripetere negli anni, ( e in particolare per l’associazione pacecota), in modo che la creatività e la vena poetica dei nostri giovani possa essere stimolata a crescere e a tenere vivo il patrimonio dialettale, culturale e la storia della nostra terra.