di Monero Margherita, Classe 1^ B. – Cari lettori del nostro ‘Foscarini News’, da appassionata di Storia oggi vi vorrei parlare di una battaglia molto nota dal punto di vista religioso, poiché generò la conversione dell’imperatore romano delle regioni occidentali dell’Impero Costantino al Cristianesimo. Secondo i cronisti del tempo Eusebio di Cesarea e Lattanzio questa battaglia si svolse nei pressi di Roma, nota come ‘Battaglia di Ponte Milvio’, nel 312 a. C. nel giorno 28 Ottobre. Sulle sponde del Tevere si affrontarono per il trono Marco Aurelio Valerio Massenzio, il quale si era autoproclamato imperatore romano che aveva governato l’Italia e l’Africa tra il 306 e il 312 e l’imperatore Costantino il Grande, che governava i territori dell’Impero Romano d’Occidente. La leggenda narra che Costantino, la notte precedente alla guerra, nel cielo vide una croce con su sotto scritto “in hoc signo vinces” che tradotta in italiano significa: ‘con questo segno vincerai’. In realtà si pensa che Massenzio, per furbizia strategica, nascose una parte dell’esercito dietro alle colline e un’altra parte la preparò per combattere frontalmente l’esercito di Costantino. Dopo aver inviato delle vedette per ispezionare le colline però Costantino scoprì la parte nascosta dell’esercito di Massenzio, così anche lui, con astuzia militare, quella notte fece distruggere l’accampamento e quella metà dell’esercito di Massenzio. La mattina seguente, iniziata la battaglia, Massenzio, convinto di avere ancora la metà dell’esercito nascosto dietro le colline, purtroppo fu sconfitto perché appunto Costantino aveva già annientato quella metà dell’esercito di Massenzio negandogli così la possibilità di un ulteriore contrattacco. Alla fine Costantino fu vincitore perché aveva anticipato con accortezza le mosse del suo avversario. Massenzio sopravvisse alla battaglia, ma cadde nel Tevere ma, quando lo ripresero, Costantino ordinò di tagliarli la testa. Già, la Storia è crudele, ma allo stesso tempo affascinante.