di Lapo Ruggero Holmes, Classe 1^ B. – Cari lettori e lettrici, in questo articolo vorrei parlare della guerra di secessione americana, più conosciuta come la guerra civile. Ebbene “la guerra civile americana” scoppiò nel 1861 per via delle profonde differenze economiche e sociali tra Nord e Sud. Sin dalla fine della guerra d’Indipendenza il Sud ed il Nord avevano sviluppato culture altamente differenti. Nel Nord le fattorie si erano industrializzate e avevano sviluppato una potente economia. Il Sud, invece, era molto meno avanzato e aveva un’economia interamente basata sulla coltivazione del cotone e sull’esportazione di esso. Per raccogliere tutto il cotone coltivato il Sud aveva deciso di schiavizzare gli africani che venivano strappati dalla loro terra e portati in America. Era proprio questo che i nordisti non approvavano: lo schiavismo. Il Sud continuava a minacciare i nordisti con la possibilità della secessione dagli Stati Uniti; questi ultimi si affrettarono a cercare un leader potente e capace ed individuarono Abraham Lincoln (12 febbraio 1809 – 15 aprile 1865). Poche ore dopo la sua vittoria alle elezioni lo Stato sudista del South Carolina proclamò la secessione dagli Stati Uniti d’America ed entro la primavera del 1861 altri dieci Stati del Sud seguirono quell’esempio andando sotto il comando del Presidente Jefferson Davis (l’avversario politico di Lincoln) e fondarono gli Stati Confederati d’America. La secessione da sola però non produsse l’irreparabile; infatti sia Lincoln che Davis avevano annunciato di non voler attaccare. C’era però un fattore non considerato che si sarebbe rivelato micidiale: i forti militari nordisti posizionati nei territori del Sud. Tra questi vi era Fort Sumter, costruito su un’isola artificiale. Dal punto di vista militare Fort Sumter era ben difeso: per tre mesi il maggiore Anderson vi rimase nascosto in attesa di rifornimenti. Il governo del Nord però continuò a temporeggiare fino a quando Lincoln si mise in contatto col governatore del South Carolina chiedendogli di poter mandare rifornimenti al forte, promettendo che non sarebbero state inviate munizioni o armi. In questo modo il Sud si trovò davanti due scelte: lasciar rifornire il forte o assumersi l’odiosa responsabilità di aver sparato il primo proiettile della guerra civile. L’undici aprile il generale Beauregard chiese la resa del forte ma Anderson respinse la proposta. Alle quattro del mattino del dodici aprile 1861 un colpo di mortaio colpì il forte, segnando l’inizio della guerra civile. Allo scoppio della guerra il Sud non era ancora in difficoltà economiche e Davis era sicuro di potersi rifornire di armi, artiglieria e munizioni ma ben presto realizzò che il blocco navale istituito dall’esercito unionista avrebbe impedito qualsiasi tipo di approvvigionamento e le risorse nel Sud erano sempre più scarse. Il grande problema del Sud era che pur producendo la totalità del cotone americano e molti altri prodotti scarseggiava in industrie (specialmente quelle tessili) perciò non poteva neanche fornire l’uniforme a tutti i suoi soldati! Dal 1862, per cercare di bilanciare la schiacciante superiorità numerica degli unionisti, il governo confederato introdusse la coscrizione obbligatoria riuscendo a mettere in campo circa 500.000 uomini che nonostante fossero malnutriti ed equipaggiati con armi ormai obsolete si dimostrarono reggimenti solidissimi e continuarono a combattere fino alla fine. Anche se il regolamento stabiliva che le truppe confederate dovevano indossare un’uniforme grigia, pantaloni blu e un cappello grigio con fascia blu, la maggior parte dei soldati indossava quello che aveva e gli ufficiali portavano spesso solamente delle fasce gialle sul bracco sinistro come segno distintivo. L’artiglieria era composta da vecchi cannoni da campo e gli artiglieri portavano una divisa grigia con dei segni rossi ma col tempo anche loro cominciarono ad indossare ciò che trovavano. La vera forza dell’armata confederata era la cavalleria, composta dagli agricoltori meridionali, da sempre abituati a cavalcare. Sotto il comando di abili generali, i cavalleggeri confederati hanno compiuto grandissime imprese durante tutta la guerra. Al contrario dell’esercito confederato, l’esercito unionista (seppur non sia mai stato un esercito “da parata”), grazie alla capacità produttiva del Nord riuscì ad ottenere una certa uniformità di abbigliamento ed equipaggiamento. Il tradizionale fante unionista indossava un berretto blu con visiera, una giubba corta blu, pantaloni celeste chiaro e cinture in cuoio nero. I distintivi di grado erano celesti per i sotto ufficiali e d’oro per gli ufficiali. Riguardo all’artiglieria gli unionisti avevano a disposizione migliaia di tipi diversi di cannoni da campo e da bombardamento. Il 9 aprile 1865 fu dichiarata la fine della guerra civile americana e l’esercito confederato guidato dal generale Robert E. Lee si arrese, riunendo l’America.
Secondo me, lo schiavismo è una cosa assolutamente errata ed è bene che qualsiasi forma di esso sia abolita e che una guerra così atroce come quella civile americana non debba più ripetersi!.