Rossana Loverre -Il libro “ Un Giudice Ragazzino” scritto da Salvatore Renna è un’ opera adatta per parlare ai giovani di mafia , di atti violenti e bullismo.
È stato scritto per ricordare il giudice agrigentino, Rosario Livatino, il quale fu ucciso a soli 38 anni da una cosca mafiosa, gli Stiddari, il 21 settembre 1990, perché combatteva la mafia e gli voleva sequestrare i beni.
Il protagonista del libro è Rosario , un ragazzino, il quale incuriosito da alcune parole lette su una stele , chiede al padre il loro significato.
Il padre glielo fa capire raccontando quanto è accaduto portando Rosario sul luogo della stele.
L’episodio dell’uccisione del giudice Livatino lascia un segno nel piccolo Rosario , il quale a scuola è perseguitato da due bulli, Duccio e Bartolo , che gli sequestrano ogni giorno la merenda. Rosario , per questo, ha gli incubi notturni e la mattina vorrebbe evitare di andare a scuola e finge di aver mal di pancia . Sarà il padre ad incoraggiarlo per vincere la paura e alla fine Rosario ci riesce. Anche il padre di Rosario viene ucciso per mano della mafia ed è per questo e per tutti gli insegnamenti ricevuti che da grande diventa giudice .
Questo libro mi è piaciuto molto perché ho trovato interessante scoprire chi fosse il giudice Livatino ,un uomo semplice e straordinario che lavorava non per essere famoso, ma per la legalità è la giustizia.
È un libro educativo e insegna a combattere gli atti violenti come quelli commessi dai mafiosi e dai bulli. Con l’arrivo della supplente una prof.ssa dalla schiena dritta , impara il significato di Giustizia . Lei non ha paura dei bulli e manda fuori dall’aula Bartolo , dimostrando che la legge è uguale per tutti.
“ Un Giudice Ragazzino “ è un libro che mostra ciò che bene ciò che male. È un racconto triste e veritiero che coinvolge alla lettura perché è accompagnato da tanti disegni a carboncino .