Sin da piccoli i nostri genitori ci insegnano che non dobbiamo fare differenza tra i vari popoli e tra i diversi colori della pelle, che nessuno va ritenuto inferiore a noi, che bisogna rispettare il pensiero e la religione altrui. Ma non è così semplice se si pensa che nel mondo ci sono ancora popolazioni in guerra, che ci sono discriminazioni, morti innocenti… Queste problematiche probabilmente esisteranno e sono esistite già in passato se facciamo un passo indietro e pensiamo agli orrori della guerra mondiale, alla morte di milioni di persone, allo sterminio del popolo ebraico… Fu proprio come conseguenza a questa tragedia assurda che gli Stati del mondo si sono impegnati a creare uno strumento che fosse in grado di salvaguardare i diritti umani. Fu così che nel dicembre del 1948 si firmò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani affinché venissero rispettati la libertà, la dignità, l’uguaglianza di ogni individuo. Abbiamo in classe approfondito alcuni di questi articoli: il 13, il 14, il 18 e il 19 ed abbiamo cercato di capire la loro importanza. L’art. 13 dice che ognuno ha diritto alla libertà di movimento ed alla residenza entro i confini di ogni nazione, l’art. 14 garantisce il diritto di cercare e ricevere asilo da guerre e persecuzioni, l’art. 18 sostiene che ogni individuo ha diritto alla libertà, di pensiero, di coscienza e di religione ed infine l’art. 19 afferma che ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione. Nonostante si parli tanto e si manifesti per questi diritti, mi rendo conto che tanti non li rispettano, che ci sono sempre persone considerate inferiori e che non vengono rispettate. Spesso c’è arroganza e si è presuntuosi. Tutto questo non è accettabile! Credo che bisognerebbe trovare il modo per aiutarsi, rispettarsi, aiutare le persone diverse da noi ad integrarsi ed ambientarsi nella nostra terra. Penso che discriminare sia la forma più irrispettosa che possa esistere, perché nel mondo siamo tutti uguali. I mio motto è “do not racism” (no al razzismo). La nostra scuola ha organizzato una manifestazione sui diritti umani che ha coinvolto docenti, genitori e ragazzi. Un corteo che è partito dalla nostra storica Piazza Orologio e che ha attraversato il paese per poi concludersi a scuola. Un corteo fatto di gioia, colori, canzoni, ma soprattutto di aquiloni. Già da tempo avevamo iniziato a realizzare cartelloni ed aquiloni che abbiamo esibito in segno di pace, uguaglianza e fratellanza. Il giorno successivo presso la palestra della nostra scuola si è tenuto un convegno sui diritti umani, una tavola rotonda, dove sono intervenuti sul tema il giornalista RAI Silvestro Montanaro ed il dottor Luciano Tuseo. Purtroppo non ho potuto partecipare a questo incontro che, sono certo, mi avrebbe appassionato. Credo che questo sia un bel modo per coinvolgere noi ragazzi, per farci capire che insieme si possono costruire tante cose positive e che, se usassimo il cuore in quello che facciamo, la vita sarebbe più bella per tutti. E proprio noi ragazzi dovremmo essere la speranza di un futuro migliore!
Luca Andrisani
classe 2^B
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