di Giusy Casillo- Adagiata tra le coste del suo golfo e le sinuose colline che concorrono a creare un paesaggio unico al mondo, Napoli ha un passato che racchiude storia, miti e leggende. Di questi racconti, spesso, è protagonista il mare con le sue isole, ne è un esempio l’isola della Gaiola. Situata a 30 metri dalla costa e di fronte alla collina di Posillipo, l’isola è costituita da due isolotti vicinissimi, collegati da un ponte e vi ospita una villa costruita nel 1900. L’isola conquista i turisti non solo per le bellezze del Parco Sommerso di Gaiola, ma anche per i misteri che nasconde, infatti si dice che sia colpita da un’antica maledizione. Dai reperti archeologici risulta che i primi insediamenti risalgano all’epoca romana, quando sembra che sull’isola vi fosse la famosa scuola di Virgilio. Si racconta che il poeta insegnasse incantesimi e magie e, fu proprio per un rito magico andato male, che calò su questo isolotto una maledizione, tanto da farla definire un luogo maledetto. Un altro mistero che circonda l’isola riguarda un eremita soprannominato “il Mago” o “lo Stregone”, che all’inizio del XIX secolo abitò l’isolotto, viveva dell’elemosina dei pescatori e si narra che dopo la sua strana morte iniziarono gli eventi tragici che colpiscono ancora oggi i proprietari dell’isola. La prima vittima della maledizione ci fu intorno al 1920, quando il tedesco Hans Braun, proprietario dell’isola, fu trovato morto nella sua villa, avvolto in un tappeto e trafitto da un proiettile . Qualche tempo dopo, sua moglie cadde in mare e annegò per il cedimento del filo della teleferica che a quei tempi collegava l’isolotto maggiore alla terraferma. I Posillipini raccontano che nei giorni di tempesta, tra le onde del mare e lo scroscio della pioggia, si sente forte e chiaro il suo lamento. Questa leggenda è conosciuta dai partenopei come la storia di “Lucietta e del suo fantasma”. Da quel momento in poi tutti i successivi proprietari non hanno avuto sorte migliore. Tra essi ricordiamo due famosi imprenditori: Gianni Agnelli, che subì la morte di molti familiari, e Jean Paul Getty, il cui nipote fu rapito dalla ‘Ndrangheta. Messa all’asta, l’isola della Gaiola è ormai diventata proprietà della Regione Campania e, che si creda o no alle leggende e alle maledizioni, oggi contribuisce, con i suoi misteri, a rendere la nostra città ancora più affascinante.