di Boccato Franco, Classe 2^ B. – Oggi Cari lettori vi parlerò della ‘Festa della Sensa’, la tradizionale ricorrenza di Venezia che si celebra ogni anno il giovedì dopo la quinta domenica di Pasqua. Quest’anno si è celebrata la scorsa domenica 16 maggio in tono minore in ottemperanza alle misure restrittive dovute al Covid-19. Per tutti coloro che non sono veneziani e non la conoscono ne descrivo la sua modalità partendo dal dire che questa celebrazione ha un grande valore per Venezia poiché ricorda due episodi storici molto importanti della storia della nostra città. Il primo avvenimento è la ‘liberazione delle popolazione della Dalmazia dagli Slavi’. Questo fatto oltre ad essere molto importante per gli abitanti della Dalmazia ha permesso l’espansione di Venezia su tutto il Mar Adriatico. Il secondo avvenimento risale al 1177, quando venne sottoscritta ‘La pace di Venezia‘ che pose fine alle secolari liti tra papato e impero. Questi sono i due rilevanti motivi per cui questa festa forse non è conosciuta da tutti ma per i veneziani invece è molto importante. Come celebrano questa festa i veneziani? Ci sono numerosi passaggi che sono tutti molto interessanti. Si comincia creando un percorso per il quale passeranno diverse imbarcazioni storiche tipiche veneziane. Queste sono davvero belle da vedere, e passano sempre davanti a Piazza San Marco. Questa specie di rito si fa per far capire l’unione di Venezia con il mare, infatti intervengono: il Sindaco, il Patriarca e l’Ammiraglio. Successivamente viene lanciato in acqua un anello di fiori simbolico, in un secondo momento nella Chiesa di San Nicolò, situata nella parte settentrionale del lido, si tiene una importante e suggestiva celebrazione religiosa. Per chiudere in bellezza si gioca attraverso una competizione di voga veneta e infine, sempre nella chiesa di San Nicolò viene organizzato un mercatino.