Bambini, ormai siamo abituati all’idea che la nostra sia una Repubblica e la giornata di oggi può anche sembrarvi strana. Qualcuno di voi si chiederà perché festeggiare la Repubblica? Invece il 2 giugno è un giorno molto importante perché, vedete, l’Italia, la nostra bella Italia, non è sempre stata una Repubblica.
Sono passati 76 anni dal 2 giugno del 1946, prima l’Italia era una monarchia e il nostro ultimo re è stato Umberto II di Savoia, figlio di Vittorio Emanuele III. Regnerà solo dal 9 maggio 1946 fino al 2 giugno dello stesso anno, quando verrà proclamata la Repubblica dopo un referendum istituzionale e per la prima volta fu a suffragio universale (votarono anche le donne che avevano raggiunto la maggiore età).
Il voto spaccò, dal punto di vista elettorale, la penisola in due: le regioni del nord votarono decise per la Repubblica, parte delle regioni del centro, il sud e le isole votarono compatte a favore della monarchia, probabilmente perché già dopo l’Unità d’Italia la situazione non era delle migliori.
Le celebrazioni per la Festa della Repubblica coinvolgono ogni anno le Forze Armate, le Forze di Polizia della Repubblica, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il Corpo Nazionale della Croce Rossa Italiana.
Viene deposta, dal Presidente della Repubblica, una corona d’alloro al Milite Ignoto (il monumento dedicato simbolicamente a tutti i soldati caduti in guerra e di cui non è mai stato possibile scoprire l’identità che quest’anno ha compiuto 100 anni) all’Altare della Patria e poi si svolge la parata militare, alla quale partecipano le cariche più alte dello stato.
Nel pomeriggio vengono aperti al pubblico i giardini del palazzo del Quirinale, dove si esibiscono le bande dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, del Corpo di Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato.
È tradizione che venga eseguito l’Inno di Mameli, il cosiddetto “Canto degli Italiani” e che si tenga l’esibizione delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica Militare Italiana.
Bambini, amiamo e rispettiamo la nostra Repubblica e i suoi Principi Costituzionali, soprattutto per essere riconoscenti alle tante persone che hanno perso la vita per consentire, a noi, di vivere in pace, in democrazia e libertà.
Articolo curato dalla docente Concetta Laino, IC Fagnano Castello-Mongrassano (CS)
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