di Avagliano Sandra IA SSPG Il 1 maggio si celebra la festa del lavoro per ricordare tutte le lotte fatte, per il diritto al lavoro di tutti. Negli anni si sono fatte tante manifestazioni, tante cose per proclamare i diritti sul lavoro per ogni persona. Ora più che mai, in questi giorni segnati dal covid19, la festa del lavoro sarà significativa per tante, ma tante persone. I medici e gli infermieri si stanno rendendo conto di quanto per noi è importante il loro lavoro, perché stanno aiutando tante persone a rischio di morire, malati di covid19. Molto importante e significativo, in questo caso, è anche il lavoro dei giornalisti, che ci stanno dando tante informazioni molto importanti e che, come i medici, per aiutarci stanno rischiando di ammalarsi. Stanno aiutando tanto anche i professori che, anche se a distanza, ci stanno facendo andare avanti con i programmi scolastici, che non perdono mai la pazienza e anche in videochiamata ci spiegano tutto ciò che non abbiamo capito. Sarà significativo questo giorno anche per i commessi dei supermercati o di piccoli negozietti che vendono cose indispensabili. Sarà significativo anche per le persone che non possono lavorare, perché il loro lavoro in questo momento, non è di prima necessità, come quello del mio papà. Lui fa il muratore su corda, quindi in questi giorni deve restare a casa. Ma è un leggero vantaggio per noi figli, che in questo momento di crisi, possiamo stare più tempo con i nostri genitori che hanno lavorato tanto tempo, prima del covid19. Anche noi, bambini e ragazzi, stiamo vivendo un momento molto difficile: non possiamo uscire a giocare, non possiamo incontrare amici, cugini e tutte le persone a noi care. Le giornate (anche se chiusi in casa) le passiamo a giocare, a fare compiti e videolezioni, ma non possiamo avere un rapporto con amici e professori. Molti di noi studenti stiamo avendo anche un rapporto migliore con i professori, perché (almeno i miei professori) guardandoci negli occhi, capiscono se una cosa ci è veramente chiara o se annuiamo con la testa solo per vergogna di dire: “Io non ho capito”, ma in questo momento, nelle videolezioni ci confessiamo più che mai, senza vergognarci. Io posso dire che spero questo brutto periodo finisca il prima possibile e che non capiti niente di simile in futuro, in modo che possa avverare il mio sogno: diventare un’astronoma e andare nello spazio. Spero che tutte le persone che stanno soffrendo in questo momento abbiano un futuro proprio come lo hanno sempre desiderato. La mia speranza è che il 1 maggio 2021 sia per i lavoratori una festa migliore e piena di serenità.
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