Di Gaia di Bari – classe III sez. E
Felicità e infelicità, due emozioni contrastanti che ci accompagnano per tutta la vita.
Nel periodo dell’adolescenza tutto è possibile.
E’ un’età di transizione dall’essere bambino all’essere adulto.
Si possono provare passioni o grandi delusioni.
Gli adolescenti sono impegnati nella risposta alla domanda: “COME FACCIO A DIVENTARE ADULTO?”.
Ogni ragazzo o ragazza in quest’età riflette seriamente su di sè per comprendere cosa vuole diventare.
Tuttavia però ci possono essere dei cambiamenti e delle incertezze.
Gli adolescenti possono scoppiare a piangere sentendosi soli, e senza nessuna via d’uscita dalle mille domande che si fanno, come possono avere delle emozioni contrastanti in qualsiasi momento della vita quotidiana, e a volte le emozioni più normali, diventano insopportabili.
In realtà, se devo fare un esempio per far capire meglio vi farei il mio: nel periodo dell’adolescenza che sto attraversando, mi sento abbastanza spaesata.
Certo a me l’ansia non aiutava, ma provo a superarla pian pianino.
In questo periodo, la vita ha voluto riservarmi le peggiori delusioni mai vissute prima.
Ansie e paure di perdere una persona alla quale tengo tanto.
Amici che se ne vanno, e amici che vengono.
E’ per questo che a ognuno di noi penso, serva un periodo per crescere interiormente, le prove della vita servono proprio a questo: a lasciare le vesti del bambino e diventare adulti pian piano.
L’adolescenza, almeno parlo per me, è un periodo di grande riflessione, rifletto su me stessa, sul mio futuro, ma di certo non sono una persona diversa da tutti che in questo periodo non piange e dopo essere caduta, si rialza più forte di prima.
Ho capito che nella vita non bisogna stare a rimuginare troppo, le cose accadono indipendentemente dalla nostra volontà, bisogna imparare a saper affrontare il quotidiano e vedere sempre il buono in quello che accade, se va male cambiare strada e riprovarci in maniera diversa…mai arrendersi.
Non si può piacere a tutti, ma non per questo casca il mondo.
Ognuno deve piacere a se stesso e deve essere quello che è.
Senza seguire la massa, perché se ad esempio c’è una moda abbastanza bizzarra non siamo tenuti ad adeguarci bensì ad essere diversi, perché la diversità è meglio dell’uguaglianza.
Non siano tanti stampini.
Non importa l’aspetto di una persona o il colore della sua pelle, bisogna guardare il suo cuore e quello che trasmette, la sua parte interiore.
Ed è proprio per questo che in questo periodo in me si è creata la corazza per i dispetti, l’invidia e tanto altro, io ho trovato la “mia” cura.
La musica, suonare il pianoforte.
Le note mi portano lontano, in un’atmosfera magica tra il reale e il sogno e in quello spazio senza tempo e luogo io stacco con la mente, i problemi, i dolori e sono tanto tanto felice.
Poi provo anche a “isolarmi con me stessa”, quindi magari un pomeriggio libero mi infilo le cuffiette nelle orecchie ballo e sogno con la musica.
La musica in primis mi ha aiutato molto e le persone che mi hanno sempre sostenuta con questo intendo mamma, papà, nonno, nonna tutti dal primo all’ultima. Lei è speciale anche nella sofferenza, spero continui a guidarmi nel modo discreto e con tutto l’amore che solo lei è capace di dare.
Devo essere grata a loro per essere quello che sono e per aver imparato una lezione di vita, che penso rimarrà scolpita per sempre nella mia “me”.
Attraversare il periodo dell’adolescenza non è semplice, ognuno ha un suo modo diverse e non ci sono ricette infallibili.
Una cosa voglio dire a tutti gli adolescenti come me per superare questo periodo: non siate arrabbiati con voi stessi, vi è stato concesso un arco di tempo in cui pensare, riflettere e sognare…godetevelo al meglio, perché la vita è come una commedia: non è importante quanto è lunga ma come è recitata.