di Marilù Fuzio 2H
Quale giornata più adatta, per poter pensare alla bellezza della Natura?
L’ascolto della meravigliosa canzone di Simone Cristicchi “Lo chiederemo agli alberi” su suggerimento della professoressa di italiano in occasione dell’ Earth Day, per le parole e le immagini mi ha dato l’occasione di abbandonarmi a riflessioni in versi.
Le parole di Cristicchi sono state un grande aiuto per il mio componimento: quanta fiducia viene data agli alberi, che con le radici e i rami riescono a rimanere immobili tra temporali e fulmini invincibili; mi è sembrato per un po’ che gli alberi avessero un’anima, bellissimo! Poi, l’immagine delle stagioni, che cambiano e il sole, che asciuga le lacrime per un dolore e, infine, la presenza dell’allodola, simbolo d’umiltà, che vive, accontentandosi di poche briciole.
La semplicità e la bellezza delle parole mi hanno fatto dimenticare il periodo triste e difficile, che stiamo vivendo. E’ inutile nasconderlo! C’è in noi un vuoto, perché non usciamo e non stiamo più con i nostri coetanei. La canzone, però, mi ha fatto capire che possiamo essere felici, cambiando lo sguardo sul mondo. Ho cominciato a soffermarmi sui particolari della natura e, come d’incanto, il mio animo si è illuminato di felicità all’ immagine dell’acqua trasparente di un fiume, al movimento delle foglie mosse dal vento, agli alberi fioriti, al canto degli uccelli, insomma, mi sono lasciata coccolare dagli elementi della natura presentati da Cristicchi e da altri, cui spontaneamente mi sono abbandonata con il pensiero.
Ho capito che la felicità esiste ed è stata regalata a tutti noi, ma è un dono speciale, che va ricercato nella profondità del nostro cuore, soprattutto quando siamo soli e ci vengono sottratte quelle cose, che noi amiamo tanto. Secondo me è possibile essere felici in qualsiasi momento, basta solo scoprire la felicità nelle piccole cose, che sembrano scontate ma sono preziose, senza lamentarsi. Un esempio? Contemplare la bellezza della natura.