di Silvia Novi (classe 1^J) – La fame è un argomento, oggi come ieri, molto discusso fra i vari governi e paesi perché colpisce perfino interi continenti come l’Africa.
Essa è più pericolosa delle malattie stesse perché ci rende vulnerabili ai virus ed ai batteri presenti nell’ambiente, come l’Aids e la Malaria e quindi aumenta il tasso di mortalità infantile.
E’ legata anche all’agricoltura perché i territori da coltivare non sono tutti uguali.
La fame nel mondo è come una grandissima torta che gli uomini egoisti non dividono equamente perciò anche se le risorse ci sono è presente anche la fame.
Essa colpisce soprattutto i paesi non sviluppati e quelli in via di sviluppo devastandoli a volte anche con grandi carestie. I paesi più ricchi e sviluppati quindi cercano di aiutare quelli poveri, ma ora sono stati aiutati solo settantadue paesi su centoventinove e settecentonovantacinque milioni di persone soffrono ancora la fame.
I paesi occidentali sono però parecchio sovrappeso oppure tendono a gettare il cibo che non mangiano. Così facendo sprecano tante risorse che potrebbero servire a parecchie persone.
Molte persone al contrario di quelle aiutano questi bambini e ragazzi, come la FAO che si occupa proprio di questi bambini malnutriti che soffrono tanto la fame.
Oltre i membri della FAO ci sono anche altre persone nel mondo che si danno da fare per il futuro di questi bambini, come un anziano romano di nome Dino.
Dino è un signore di Roma che con il cibo che non mangiava assicurava almeno un pasto al giorno ai bambini poveri della sua città. Oggi assicura più pasti al giorno anche a ragazzini di altri paesi.
Dino e la FAO ci fanno capire che nessun problema è irrisolvibile se si ci mette di buona volontà e si espongono soluzioni a questi problemi anche al governo.