di ELEONORA CIBATI – L’Associazione Diaphorà Onlus nasce a Latina il 4 dicembre 2002, con lo scopo di dare voce alle esigenze delle persone disabili e delle loro famiglie. L’obiettivo condiviso è quello di poter migliorare la qualità della vita dei diversamente abili, consapevoli che le diversità, se supportate da idonei interventi, possono considerarsi una risorsa per tutti. La diversità è ciò che ci caratterizza e ci rende unici e inimitabili. Ognuno ha una propria storia e delle diverse abilità; è proprio questo che arricchisce la società. La nascita dell’Associazione Diaphorà ebbe inizio quando alcuni genitori, confrontandosi, decisero di unirsi in una forma associativa allo scopo di promuovere iniziative e attività atte al miglioramento della condizione di vita dei propri figli, attraverso iniziative di sensibilizzazione e percorsi formativi finalizzati all’accrescimento dell’autostima e dell’autonomia.
A volte, questi ragazzi sono vittime di bullismo. L’atteggiamento del bullo è causato spesso dalla formulazione di un pregiudizio, un’idea sbagliata, senza conoscere la vera storia della vittima, impossibilitata nel difendersi nella maniera più corretta. In particolare, nell’abilismo, il bullo si considera superiore e cerca di marcare il territorio, colpendo i più deboli.
Diaphorà ha il compito di aiutare le persone in situazioni di disabilità ad affrontare queste situazioni, valorizzando la diversità e considerandola una grande risorsa per tutti.
Ci sono molti ragazzi, membri dell’associazione, che hanno avuto miglioramenti e acquisito abilità straordinarie, tra cui Elisa Pascali, una giovane ragazza affetta dalla sindrome di down o trisomia 21, ballerina di danza di coppia. È stata vincitrice di numerosi campionati, tra i quali lo show dance Duo che vede lei e il suo compagno di ballo, Federico Morgagni, “campioni d’Europa paralimpici 2018”. È stata anche campionessa d’Europa nello show dance Combi, ballato con Roberto Nicchiotti, l’istruttore che per primo in Italia ha creduto nella tangoterapia. Quest’ultimo afferma: “È incredibile come il tango possa essere di aiuto a questi ragazzi con disabilità, è la dimostrazione che possono fare tutto quello che vogliono!”