Le mie impressioni sulla didattica a distanza
Sono trascorsi più di due mesi da quando hanno chiuso la scuola a causa dell’epidemia per il Coronavirus. Ricordo bene quel messaggio:” Da domani le scuole chiuse fino al tre aprile”. Era la sera del 4 marzo e la notizia non mi entusiasmò per niente, perché avevo capito la gravità della situazione, perché si trattava di un periodo di chiusura molto lungo e non sarebbe stato per niente facile. I giorni a seguire sono stati di panico totale perché non si sapeva cosa fare; fino a quando non è iniziata la didattica a distanza. Ricordo bene l’emozione della prima videolezione nel rivedere la mia maestra, anche se solo attraverso lo schermo di un telefonino. Era una situazione molto strana ma allo stesso tempo rassicurante, anche se capivo bene che non sarebbe stato come stare in classe. Ho ancora difficoltà ad adattarmi a questo modo di fare scuola, e per quanto mi stia sforzando, non riesco proprio ad essere a mio agio. Mi manca tutto, uscire di casa per prendere lo scuolabus, ritrovarmi davanti alla scuola con i miei compagni, il suono della campanella, la corsa a chi arrivava prima in classe. Mi ritrovo chiusa da sola in una stanza dove tutto è molto noioso. La cosa a cui penso spesso e che mi fa soffrire, è il fatto che questo per me è l’ultimo anno della scuola primaria, un anno che avrebbe dovuto essere carico di tanti bei ricordi, invece quando si riaprirà la scuola sarà un inizio pieno di dubbi perché non sappiamo cosa il prossimo anno ci riserva.
Aloia Francescapia classe 5 A