di Raffaella Attianese SSPG Cara Professoressa Stanzione,
mi manca tanto anche lei!
Grazie a questo nuovo modo di fare didattica a distanza, oltre a continuare a studiare, possiamo restare in contatto. Il Covid 19 ci ha colpiti come un fulmine a ciel sereno e ci ha cambiato la vita. Il coronavirus è un virus nuovo che colpisce le vie respiratorie provocando polmoniti molto gravi nelle persone con basse difese immunitarie come gli anziani e come le persone che hanno già alcune patologie. Questo virus è partito dalla città di WUHAN, in Cina e pian piano si è diffuso in Italia e in tutto il mondo. In poco tempo tutta l’Italia è diventata zona protetta, alcune regioni addirittura zona rossa, nei comuni non si entra e non si esce. Bisogna rispettare varie regole: stare a casa, uscire solo per necessità quindi per andare a lavoro o per fare la spesa, evitare strette di mano ed abbracci, quando si esce si devono indossare la mascherina e i guanti, lavare bene le mani con acqua calda e sapone ed evitare gli assembramenti.
Le scuole sono chiuse ormai dal 5 marzo ed il mio tempo lo trascorro così:
Mi dedico un po’ allo studio, leggo libri di mistero e di avventura, mi diverto un po’ con il cellulare, guardo la TV, gioco con il mio uccellino di nome Willy, aiuto mamma a preparare dolci e pizze fatte in casa. In questo periodo per rispettare le regole uno solo della famiglia esce a fare la spesa; in base agli avanzi del frigo e della dispensa facciamo dei dolci squisiti. In casa in questo periodo mi annoio molto, mi manca la scuola, non poter incontrare i miei amici, i miei professori, perché anche se si studia ci sono alcuni momenti di divertimento e di aggregazione.
Mi mancano tantissimo le mie nonne; inoltre, in questo periodo non posso abbracciare mio padre perché è un infermiere e lavora in rianimazione con malati contagiati. Mio papà ha paura di poter contrarre il virus così mantiene le distanze per proteggerci. Infatti, prima di questa pandemia dopo aver cenato ci mettevamo tutti e cinque insieme a guardare un bel film mentre adesso manteniamo le distanze e questo rende tristi sia me che lui.
Prego la Madonna e Gesù che presto tutto questo finisca, che possiamo ritornare ai vecchi tempi, alle cose che consideravamo banali come andare a scuola, a fare una passeggiata o andare al centro commerciale. Adesso queste azioni che sembravano “BANALI” sono diventate “vitali” per noi perché stare chiusi in casa senza vedere nessuno è come essere un animale chiuso nella gabbia di uno zoo.
La saluto Professoressa, sperando di vederla presto da vicino.
Per adesso IO RESTO A CASA COSÌ
#ANDRÀ TUTTO BENE.
Con affetto Raffaella Attianese
immagine dal web