La notte dei Cristalli è ricordata come uno dei momenti più salienti della persecuzione ebraica:una notte di violenza per il solo fatto di appartenere ad una “razza” diversa.
È proprio di questo periodo “la crocifissione bianca”,un’opera realizzata da Marc Chagall,al cui centro viene raffigurato cristo in croce,che rappresenta l’unica speranza che rimane all’uomo dunque non è sofferente;sofferente è invece l’ambiente circostante che sta ad evidenziare la disperazione del popolo ebraico durante le persecuzioni naziste. alla sua destra notiamo gruppi di rivoluzionari con bandiere rosse che saccheggiano un villaggio e appiccano il fuoco,mentre alla sua sinistra troviamo un uomo in un’uniforme nazista e in primo piano un uomo, che sembra fuggire scavalcando un rotolo della torah in fiamme.
In alto troviamo una donna,due uomini e probabilmente un prete,invece dei soliti angioletti,che stanno piangendo e pregano affinché questa sofferenza e devastazione giunga al termine.
Un’altra scena molto importante è quella raffigurante una barca colma di ebrei,che stanno gettando l’ancora nella speranza di salvarsi approdando su una terra sicura;
possiamo dire che questa scena è molto attuale nonostante il tempo trascorso,poiché esprime la fuga dalle terre natie con la speranza di arrivare in altre zone del mondo non contaminate dalla guerra e dalla devastazione.
La “crocifissione bianca”,oggi custodita all’Art Institute di Chicago, è un dipinto che induce alla riflessione,un insegnamento che non si deve limitare al Giorno della Memoria,bensì deve essere ricordato ogni giorno in modo tale da non ripetere gli stessi errori,o meglio orrori,del passato.
Cristian Ferrigno, Alessandra Caldiero, Mariacarmen DiMaio Alessia Cesarano
(IV B)
La crocifissione bianca
di IL VIANDANTE - NOCERA INFERIORE (SA)|
2020-01-25T19:11:24+01:00
25-1-2020 19:11|Alboscuole|0 Commenti