Intorno al X e XI secolo l’Europa ebbe una forte espansione demografica, con un aumento della popolazione di circa 30 milioni di persone. Si trattò di una crescita regolare per 3 secoli, fino al 1346 quando, con la diffusione della peste, si registrò un brusco rallentamento che durò fino al 1350. L’incremento della popolazione portò anche a una grande espansione economica con aumento dei disboscamenti, estensione delle superfici coltivabili e sorgere di nuovi borghi specialmente nell’Europa centro-orientale in cui le popolazioni tedesche colonizzarono i territori a est dell’Elba dove fondarono numerosi nuclei urbani. La crescita demografica fu favorita dal miglioramento delle tecniche agricole che consentirono una maggiore disponibilità di cibo. Oggi tuttavia l’incremento demografico non è più un’opportunità di sviluppo ma viene considerato come un problema da risolvere. Attualmente, la popolazione mondiale ha superato gli 8 miliardi e mezzo e l’ONU, “Organizzazione delle Nazioni Unite”, pensa che nel 2040 raggiungerà i 9 miliardi concentrati nelle aree più povere dell’Africa e dell’Asia. Per questo motivo ci si chiede se in futuro si potrà garantire una qualità di vita accettabile per tutti. L’aumento della popolazione mondiale comporta infatti uno sfruttamento intenso e un depauperamento delle risorse naturali. Classe 1F, Alessandro P.