di Emilia Scarano, Paolo Calvanese e Prisco D’Alessandro – Il primo Gennaio 1948 è entrata in vigore la Costituzione italiana; da questo momento, l’Italia, era destinata a non essere più la stessa. Dietro questa semplice data, a questi semplici pochi numeri e lettere, che probabilmente solo pochi conoscono e ricordano, c’è una grande e meravigliosa storia, parte della nostra storia, la storia d’Italia. Proviamo solo per un attimo ad immaginare quante promesse e speranze ci sono state, o meglio ancora quanto sangue è stato versato, quanti morti ci sono stati e quanti sacrifici sono stati fatti affinché noi italiani potessimo definirci veri uomini e cittadini. Ci abbiamo mai pensato a tutto ciò? Abbiamo mai provato a metterci solo per un secondo nei panni di tutti coloro che hanno lottato, di tutte le madri le mogli e i parenti che hanno versato lacrime perché i propri cari sono morti, affinché oggi noi godessimo di tutti questi privilegi? Beh, credo proprio di no, nessuno di noi, giovani in particolare, si è mai fermato, ha mai alzato il viso dal cellulare per pensare a tutto questo, perché purtroppo o per fortuna non abbiamo vissuto quel periodo di lotte e ancora, purtroppo, non siamo capaci di apprezzare nulla e di riconoscere i diritti dei quali godiamo. Siamo buoni solo a lamentarci, ma non facciamo niente per cambiare le cose; siamo solo capaci di criticare questo mondo, ma continuiamo, comunque, a giocare ai videogames; siamo bravi a dire paroloni contro i governi quando in realtà non sappiamo nulla di politica. Noi giovani dovremmo imparare a vedere dietro ogni articolo della Costituzione a ragazzi come noi, dai grandi ideali che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Con l’introduzione della vita sociale della Costituzione ogni uomo iniziò a godere di diritti e di doveri che garantirono a tutti libertà e rispetto reciproco, perché in fondo, i nostri diritti non sono altro che i doveri che gli altri hanno nei nostri confronti e viceversa. La nostra libertà finisce quando inizia la libertà degli altri, nella società, però, non tutti rispettano queste norme e confondono spesso i limiti della loro libertà, credendo che quella degli altri inizi quando è la loro a finire, infangando quindi dei doveri con conseguente degrado della società, anche perché, spesso, capita che qualche individuo per proteggere i propri diritti si trova a infangare quello degli altri. Uno degli articoli più belli della Costituzione italiana è, secondo me, il terzo: esso dichiara che tutti cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione di opinioni politiche e di condizioni sociali e personali. Questo articolo è di straordinaria importanza per ogni individuo e a pensarci fa rabbrividire. Provo a immaginare quanto fantastica sarebbe l’Italia se solo ogni parola scritta su quel foglio fosse realmente attuata e quanta pace, amore e vita ci sarebbe nel mondo se solo tutti mettessero da parte un po’ di egoismo, ignoranza e individualismo. Credo, perciò, che sia veramente importante far conoscere la storia della Costituzione con libri e film che ci permettono di vivere attraverso lo schermo e le pagine almeno per un momento quegli anni e quei luoghi dove è nata la nostra dignità, così da far cambiare qualcosa dentro di noi e se alla fine ognuno facesse quel piccolo gesto sarebbe un grande passo per il genere umano, perché la Costituzione è un testo meraviglioso, ma, spetta ancora a noi fare in modo che gli articoli non rimangano lettera morta, inchiostro sulla carta.