La Costituzione
di Emanuele Orlando 2^A C’ erano due contadini ,che traversano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi dormiva nella stiva e l’ altro stava sul ponte e si accorgeva che c’ era una gran burrasca con delle onde altissime e il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda a un marinaio: “ma siamo in pericolo?”, e questo dice:” se continua questo mare, il bastimento fra mezz’ ora affonda”. Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno e dice:” Beppe, Beppe,Beppe se continua questo mare il bastimento fra mezz’ ora affonda”. Quello dice: “che me ne importa non è mica mio”. Questa è una citazione di Piero Calamandrei ,presa da un suo discorso sulla politica. Queste parole vogliono far capire che quando diciamo” che me ne importa della politica” trascuriamo noi stessi e il nostro futuro. Tutto quello che verrà deciso in politica, infatti, si ribalterà contro di noi. E per questo c’ è bisogno che noi tutti diventiamo cittadini attivi. Un cittadino è una persona che appartiene ad uno Stato e gli vengono riconosciuti dei diritti. Ma per essere cittadini attivi c’ è bisogno della consapevolezza di avere dei diritti ma anche dei doveri, bisogna partecipare alla vita pubblica e lavorare per migliorare la propria città. Ogni cittadino dovrebbe avere l’ intento di creare un futuro sostenibile per tutti. La legalità è un insieme di principi e di valori. Vivere in legalità vuol dire rispettare i propri principi e i propri valori, rispettare le leggi e farle rispettare. Infatti, se nel mondo non ci fossero le regole regnerebbe il caos e solo il più forte potrebbe avere la meglio. Concludo con il dire che ognuno dovrebbe fare qualcosa per migliorare l’ ambiente, come raccogliere una carta da terra oppure scegliere di camminare a piedi piuttosto che usare la macchina. Solo così si potrà costruire un futuro migliore.