Fabiano Perndoj e Alexandru Luca, III^ AFM – I.I.S. G. da Catino
di FABIANO PERNDOJ e ALEXANDRU LUCA (III^AFM) – È giusto dare la cittadinanza e il diritto di voto anche a chi non è del nostro Paese? La cittadinanza è un vincolo di appartenenza di un individuo ad uno Stato, con i diritti e i doveri che questo comporta. Se una persona viene nel nostro Paese è giusto che partecipi in modo pieno e completo alla vita politica e sociale. È giusto che lavori, che paghi le tasse, che abbia una casa, che i suoi figli vadano a scuola e che siano considerati alla pari degli italiani. Chiaramente questo è possibile solo se viene dato loro l’accesso alla cittadinanza e il diritto di voto.
Non tutti, però, sono d’accordo. Alcuni pensano che quando si viene “accolti”, si deve fare l’ospite: non si deve dare fastidio, non si devono esprimere le proprie idee, non si deve lavorare per non togliere il lavoro agli italiani e, se possibile, si deve ritornare il prima possibile al proprio Paese. Quindi assolutamente niente cittadinanza.
Tutti, però, prima o poi potremmo essere in cerca di qualcosa o in fuga da qualcosa. Oggi sono gli altri che arrivano, in passato sono stati gli italiani ad emigrare e in futuro potrebbero rifarlo. Ecco perché è giusto dare la cittadinanza con tutto ciò che ne consegue a chi è in Italia, ma bisogna farlo in modo ragionato, perché non tutti la meritano.