La biodiversità è la varietà di specie animali e vegetali presenti nel nostro pianeta. In un ecosistema, ad esempio, c’è un numero stimato di specie di esseri viventi che lo abitano e questo numero di specie è ciò che chiamiamo biodiversità. La biodiversità, negli ultimi anni, sta scomparendo a un ritmo preoccupante, principalmente a causa di attività umane come le modifiche nell’utilizzo del suolo, la caccia e la pesca indiscriminata, l’inquinamento, il cambiamento climatico e la presenza di specie esotiche invasive. In una relazione ONU pubblicata nel 2019, gli scienziati hanno lanciato l’allarme di estinzione per un milione di specie su un totale stimato di 8 milioni, molte delle quali rischiano di scomparire nel giro di pochi decenni. Le conseguenze di ciò sono piuttosto gravi e hanno seri impatti soprattutto sugli ecosistemi. La perdita di biodiversità mette a rischio l’agricoltura e l’impollinazione e la presenza di suolo fertile. Crea enormi squilibri negli ecosistemi che mettono a dura prova la catena alimentare di cui anche noi siamo parte. Le piante convertono energia dal sole rendendola disponibile ad altre forme di vita, se le piante vengono a mancare questa attività necessaria alla vita dell’uomo viene meno. La scienza e la medicina utilizzano piante e animali per studiare cure e principi attivi contro le nostre malattie. Anche l’estinzione delle specie causa impatti sugli ecosistemi. Ciò è dovuto principalmente alla rottura dell’equilibrio ecologico. Le diverse specie costituiscono alcuni anelli della catena alimentare che funzionano in modo equilibrato. Se quell’equilibrio è rotto perché le specie mancano, anche il resto della specie ne sarà influenzato negativamente. È come se fosse un puzzle. Se mancano dei pezzi, il resto del puzzle non può essere completato, e quindi certi esseri non si possono nutrire come normalmente fanno. La sopravvivenza dell’essere umano è minacciata dalla scomparsa di questi esseri viventi e mette in pericolo la nostra salute, il nostro benessere, poiché molte delle sostanze farmacologiche hanno un’origine naturale, sia animale che vegetale. Con la perdita di biodiversità le specie vegetali sconosciute vengono eliminate, rendendo impossibile trovare cure per diverse malattie che oggi non possiamo curare. A seguito degli appelli del Parlamento del gennaio 2020, la Commissione europea ha presentato la nuova strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030, per affrontare le principali cause di perdita di biodiversità e stabilire obiettivi giuridicamente vincolanti. La biodiversità ci assicura aria pulita, acqua potabile, terreni di buona qualità e l’impollinazione delle coltivazioni. Ci aiuta a contrastare il cambiamento climatico, ad adattarci a esso, e riduce l’impatto dei pericoli naturali. Tutto dipende da tutto, è una sorta di circolo vizioso in cui bisogna cercare di equilibrare il tutto per il benessere degli altri.