//“La Bellezza salverà il mondo”

“La Bellezza salverà il mondo”

di | 2021-04-02T22:39:19+02:00 2-4-2021 22:26|Alboscuole|0 Commenti
Di Francesca Morgana Di Donato e Patrizia Maria Sparagna – 4^C –
La “Bellezza” è un concetto astratto che, venendo a contatto con l’animo umano, suscita compiacimento, ammirazione e piacere.
Molti, oltre Foscolo, che credeva nella sua funzione educativa, si sono cimentati nel trattare questo tema e i primi sono stati i pilastri della filosofia greca, ovvero Platone e Aristotele. Questi ultimi, ispiratori della concezione foscoliana della Bellezza, sono anche stati la matrice di una corrente che si è concentrata su questo stesso argomento, estendendolo a svariati e molteplici campi, come quello estetico, religioso, etico, artistico, fino ad applicarlo alla conoscenza vera e propria.
La concezione di Bellezza è, infatti, dominante in alcune delle più importanti opere di Platone, tra cui il “Fedro” e il “Simposio” ove egli afferma che la Bellezza stessa coincide con l’amore, con l’Eros platonico, e con la medesima idea che è posta alla base dell’Iperuranio, dunque il Bene Assoluto. Pertanto, amare significa apprezzare l’estetica, amare significa ammirare lo spirito umano, ancor di più vuol dire amare le scienze, la giustizia, la politica, per poi giungere al suo stato più elevato, che corrisponde all’episteme del Bene Assoluto.
Per Aristotele invece la Bellezza è sinonimo di armonia, è sinonimo di forma, di utilità…
Egli è convinto che il concetto di bellezza risieda nella natura stessa, in quanto tutto ciò che si va a creare possiede già una finalità, uno scopo e soprattutto è conforme alle due caratteristiche che un oggetto deve avere per essere considerato bello. Queste ultime sono: la disposizione corretta delle parti che compongono l’oggetto in questione e l’armonia che si genera dalle sue proporzioni. Dunque per Aristotele la Bellezza è estetica, ma anche intelletto, il solo che può coglierne i “tratti” e, in alcuni casi, può scongiurare la prima impressione riguardo l’elemento in esame.
Quest’ultima non è sempre positiva anzi, alcune volte, a primo impatto, qualcosa può sembrare disarmonico nelle forme, arrivando ad essere ritenuto ripugnante; bene, è proprio in questo contesto che la ragione deve intervenire, per superare il superficiale (quindi l’aspetto fisico) e cogliere la vera essenza dell’essere.
Oltre agli autori sopracitati, il concetto di Bellezza è stato sviluppato, nel tempo, anche da molti altri studiosi, tra cu troviamo Peppino Impastato. Quest’ultimo, giornalista condannato a morte dalla mafia e assassinato nel 1978 per le sue indagini sulle attività illecite, ha eseguito un’analisi molto critica riguardo la realtà che persiste in alcune zone del mondo. Infatti egli si è opposto allo sfacelo, creato dalle organizzazioni criminali, invocando la Bellezza come strumento educativo e come arma contro la paura, la rassegnazione e l’omertà, affermando che se qualcosa non funziona, ed è normalità che non funzioni, non è detto che debba rimanere tale per sempre. E’ proprio per tutto questo che lo stupore, la meraviglia, la curiosità devono costantemente essere vive nelle persone per spronarle e per non lasciarle abituarsi all’idea del “Brutto”.
Quindi , affermare che “la Bellezza salverà il mondo” è ciò che meglio descrive il fattore per cui se ci impegnassimo a preservare il nostro patrimonio artistico, culturale e anche spirituale, potremmo determinare un cambiamento nella società odierna che, non assopendosi e non assuefacendosi più, imparerebbe a vivere nella tanto agognata Bellezza. Dunque, la citazione suddetta, tratta dall’ ”Idiota” del grande Dostoevskij, dovrebbe essere sempre ricordata, per tenere a mente che non si deve lasciare che sia il Brutto a trionfare sul Bello, né il Male a trionfare sul Bene.