Nello scorso weekend è stato possibile vedere nei cieli italiani, e non solo, il meraviglioso spettacolo delle aurore boreali. Il fenomeno, secondo la NOAA, agenzia americana che si occupa del monitoraggio delle condizioni atmosferiche, è stato causato da una tempesta geomagnetica molto alta, tipicamente chiamata tempesta solare, che non si verificava da circa 20 anni. Un aspetto particolare è che la tempesta si è estesa ben oltre lo zenit (il punto più alto visibile in cielo), dimostrando che l’aurora non era polare, ma proprio sopra le nostre medie latitudini. Infatti è stato possibile osservarla qui in Italia, in numerose regioni, tra le quali la Sardegna. Ma il fenomeno è stato visto anche in varie zone degli Stati Uniti. L’aurora boreale è il risultato dell’interazione tra particelle emesse dal Sole e i gas nell’atmosfera terrestre e, dato che in questi giorni c’è stato un notevole flusso di particelle, si sono presentate le condizioni per le aurore. La tempesta, che ha prodotto l’aurora boreale del 10 maggio, aveva un indice Kp pari a 8/9, l’indice che misura l’intensità delle tempeste solari. Nonostante di solito il colore dominante sia il verde, l’aurora boreale degli scorsi giorni ha tinto di rosso i cieli italiani e attirato tantissimi fotografi e curiosi. Purtroppo, però, a occhio nudo non è possibile osservare a pieno l’aurora, che invece risulta nitidissima con la fotocamera dei cellulari. È stato un fenomeno inaspettato ma decisamente apprezzato che però ha causato vari problemi alle telecomunicazioni.