Se oggi si va a chiedere a qualcuno di citare un qualsiasi sport, la maggior parte risponderebbe sicuramente il calcio o la danza. Questi sono gli sport più quotati e conosciuti, ma esistono sport non solo a livello fisico, ma anche a livello mentale. Un esempio sono gli scacchi. Si tratta di uno sport, a volte non considerato nemmeno tale, che sviluppa capacità cognitive che ti permettono di calcolare la partita man mano che si svolgono le mosse. Proprio per questo è uno dei giochi che più affascina l’uomo da tantissimi anni, per le sue valenze di “gioco complesso” e perché è considerato una palestra cognitiva, tanto che nella maggior parte dei processi cognitivi coinvolti nei giochi di logica gli scacchi sono sempre presenti. Esso sviluppa capacità di ragionamento, di calcolo e molto altro, abilità in grado di aiutare nella vita di tutti i giorni, mentre una caratteristica di questo gioco che invece la maggior parte delle persone ignora, è il suo essere anche un’ottima occasione per socializzare e fare nuove conoscenze, perché in un torneo ci sono diversi turni e ad ogni turno si scontreranno avversari diversi dai precedenti. Per una partita di scacchi bisogna avere concentrazione e non bisogna avere pensieri per la testa, che possono influenzare la partita in modo negativo. Vincere una partita di scacchi significa “avercela fatta, aver combattuto fino alla fine questa battaglia avendo successo”, una soddisfazione senza pari. D’altro canto, però, quando una partita si perde, lo sconforto e la delusione possono prendere il sopravvento. Ma dalle partite perse si possono imparare e conoscere strategie che non si conoscevano, e anche questo è formativo. Solitamente, infatti, quando una partita finisce i giocatori che si sono scontrati analizzano la partita, commentando cosa si sarebbe potuto giocare al posto di una mossa, mentre altri preferiscono invece analizzarle al proprio circolo, con un maestro o con persone che conoscono. Insomma, il gioco degli scacchi è uno sport estremamente istruttivo sotto tanti punti di vista. Purtroppo, però, sono poche le società scacchistiche nella provincia di Messina. In particolare esse sono solo tre: la “Kodokan” a Messina, l’”ASD Barcellona Scacchi” a Barcellona Pozzo di Gotto e l’”ASD Gioiosa Scacchi” a Gioiosa Marea. Come si può dedurre, quindi, non è facile per molti raggiungere queste sedi scacchistiche se si viene da lontano, ed ecco perché dovrebbero esserci – secondo me – più scuole di scacchi. E Barcellona Pozzo di Gotto dovrebbe essere veramente orgogliosa di ospitarne una. L’ “ASD Barcellona Scacchi”, nel dettaglio, ha in particolare conosciuto una rapida crescita sin dalla sua origine, nel gennaio 2021, ed è nata per la passione per lo sport degli scacchi della famiglia Zangla, cui Giuseppe Zangla è attualmente presidente, mentre Natale Cambria è tesoriere ed istruttore federale della FSI, nonché Segretario Regionale del Comitato Scacchistico Siciliano. Insieme ad altri soci, essi hanno proposto l’idea di un’associazione scacchistica per tutte e tutti i giocatori barcellonesi e non solo, tanto che alcuni di essi provengono anche da Gioiosa Marea, da Messina, da Roma e da altre zone della Sicilia. Prima della sua fondazione come associazione, perciò, l’ASD Barcellona non era altro che una occasione di incontro tra amici per giocare a scacchi e divertirsi insieme, per passare i pomeriggi e le serate. Ma poi è diventata qualcosa di molto più grande, una realtà organizzativa sempre più vasta e strutturata. Inizialmente contava poco meno di dieci associati, di diverse età, ma c’è voluto poco tempo per accrescere questo numero. L’associazione ha infatti galvanizzato presto molte altre persone, adulti e anche bambini e ragazzi, appassionandoli al gioco degli scacchi, tanto che attualmente l’ “ASD Barcellona Scacchi” conta oltre cinquanta giocatori con età che partono dai quattro fino all’età di oltre ottant’anni. Insomma un vero e proprio circolo per tutte le età, pronto ad accogliere tanti nuovi futuri giocatori che vogliono collocare le proprie radici in questo meraviglioso sport che, pur non coinvolgendo il fisico, ha le sue regole e non è molto semplice, perché c’è la teoria da studiare, le diverse tattiche e strategie da applicare, calcolare più mosse possibili nella partita… È complesso ma appassionante, e non è solo questo. È anche divertimento e disciplina. Proprio per permettere un allenamento e delle competizioni equilibrate, l’associazione ha ritenuto anzi opportuno creare diversi gruppi in base alla forza di gioco dei singoli giocatori, esclusi i bambini con meno di dieci anni che frequentano dei corsi, divisi sempre per fasce di età. Il gruppo degli adulti è coordinato dal forte CM Gaetano Milone, mentre il gruppo dei bambini dall’istruttore Natale Cambria. Insomma, proprio per la sua organizzazione e per l’aver soddisfatto il bisogno di società di questo tipo e per questo sport sul territorio, questa piccola associazione è ormai un grande orgoglio per la città di Barcellona Pozzo di Gotto. Ormai l’ “ASD Barcellona Scacchi” organizza tornei in giro per la Sicilia, ma non si limita solo all’isola, organizzando tornei anche al di fuori. Un torneo recente è stato quello di Gubbio, in Umbria, che ha riscosso un successo tale che si sta pensando di rifarlo anche il prossimo anno, sempre lì e anche in altre regioni italiane. Indubbiamente un futuro prosperoso per questo circolo di scacchi barcellonese, in cui viene offerta a chi lo frequenta anche la possibilità di imparare direttamente dai grandi maestri, come Virgilio Vuelban, il fortissimo giocatore filippino. Per molti il gioco degli scacchi può sembrare apparentemente un gioco inutile, o comunque non uno sport vero e proprio, visto che non comporta attività fisica, ma è invece uno dei pochi che sviluppa capacità utili nella vita di tutti i giorni… Chi lo pratica lo sa ed è in grado di apprezzarne il valore, cosa di cui si stanno rendendo conto sempre più persone, tra piccoli e grandi, come è dimostrato rispetto a qualche anno fa dal progressivo aumento degli appassionati, il cui numero è cresciuto e si spera continui a crescere. Perché il gioco degli scacchi è un gioco senza età. Parola di scacchista!
Elisa Cambria