di Mazzuccato Leonardo, Classe 2^ B. – Cari lettori oggi ci sono delle buone notizie sull’epidemia del Covid -19. L’Italia finalmente, dopo molto tempo, è tutta in Zona Gialla. I dati registrati sono davvero molto confortanti, infatti ci sono più di 30 milioni vaccinati e 10 milioni di immunizzati. Sono state attuate le riaperture di molti esercizi di ristorazione e bar e quello ultimo è il 1° week end per lo shopping nei Centri Commerciali. Si prevede un ulteriore potenziamento di vaccinazione nel mese di giugno, ormai prossimo ad arrivare. Vorrei però dedicare questo mio articolo sulle informazioni relative a come è scoppiata l’epidemia da Covid-19 partendo dalle sue origini e cioè dal 2019-20. Questa epidemia cosiddetta “malattia del nuovo coronavirus” è stata provocata dal virus Sars-Cov 2. I primi casi che furono rilevati alla fine del 2019 avevano coinvolto principalmente i lavoratori del mercato dell’umido di Whuan in Cina in cui si vendeva pesce e altri animali, dei quali alcuni anche vivi. Nelle prime settimane di gennaio 2020 gli scienziati individuarono in questi soggetti un nuovo Coronavirus designato Sars-Cov-2 che era risultato essere simile almeno al 70% della sua sequenza genica a quella del SARS-Cov. Alla fine di gennaio del 2020 non erano ancora state ben determinate le caratteristiche del virus. Si riuscì ad accertare che aveva la capacità di essere trasmesso da persona a persona, però si manteneva l’incertezza sulle esatte modalità di trasmissione e sulla sua patogenesi di malattia associata, quindi fu riconosciuta con il nome di COVID-19. Durante i mesi successivi si ebbe una notevole espansione a livello mondiale di casi accertati dei quali purtroppo un numero considerevole mortali. Molte nazioni furono colpite, tra cui anche l’Italia, le quali hanno reagito con la sola misura che allora si poteva attuare e cioè la chiusura sia all’esterno che all’interno di tutto, e l’imposizione sociale del coprifuoco. Tutto questo fino a quando non fosse stato realizzato il vaccino. Dopo alcuni mesi e con la mediazione dei Governi, alcune case farmaceutiche hanno realizzato il vaccino che è stato fornito a molti Paesi, nei quali si doveva anche fare i conti con le successive varianti che nel frattempo erano insorte. Si sono verificati anche ritardi di produzione e consegna delle dosi che hanno comportato dei risvolti di tempi più lunghi nelle campagne vaccinali ma ora sembra che la situazione stia davvero migliorando e la battaglia contro tale virus continuerà fino ad annientarlo.